Sette persone, residenti a Roma, sono state arrestate per una serie di colpi anche in Umbria, che hanno fruttato un bottino complessivo di oltre 200mila euro
Catturata una banda di ladri colpevoli di aver commesso ben 36 furti o tentati furti in appartamenti – fino al marzo 2023 – in varie regioni italiane (Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Molise, Emilia Romagna, Toscana e Umbria) per un bottino complessivo di oltre 200mila euro.
Si tratta di 5 uomini e due donne, finiti in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ai furti in abitazione. Sono i risultati dell’operazione battezzata ‘Sorgente’ ed eseguita dai carabinieri delle Compagnie di Osimo (Ancona) e Frascati (Roma). Quattro sono stati arrestati nelle rispettive abitazioni e sono finiti nei carceri di Rebibbia e Regina Coeli, mentre agli altri tre la misura è stata notificata in carcere, dov’erano già detenuti per altra causa.
Gli indagati, tutti dimoranti nell’hinterland romano, si dividevano in due gruppi e usavano auto intestate a terze persone, del tutto estranee ai fatti. Con quei veicoli raggiungevano le località prescelte e individuavano abitazioni o casolari da ‘ripulire’.
Abitavano a Roma, ma venivano spesso in Umbria per mettere a segno furti in casolari e appartamenti. Avevano colpito anche a Narni e Gualdo Tadino le sette persone arrestate.
In un’occasione, a Narni, nel febbraio del 2023, i membri della banda furono inseguiti dai carabinieri di Terni riuscendo però a fuggire fra i boschi abbandonando e dando fuoco all’auto usata per il colpo.
