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Festival dei due mondi: la conferenza dei capigruppo ha incontrato Monique Veaute

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La direttrice artistica ha annunciato il ritorno dell’opera, la collaborazione con lo Spoleto Festival di Charleston e proposte all’insegna della sperimentazione

Prospettive e progetti futuri, rapporti con il territorio, collaborazioni internazionali. Questi in estrema sintesi gli argomenti affrontati stamattina dalla Conferenza dei Capigruppo nel corso dell’incontro con la direttrice artistica del Festival dei Due Mondi Monique Veaute e il sindaco Andrea Sisti, in qualità di presidente della Fondazione Festival.

Alla presenza del presidente del Consiglio comunale Marco Trippetti, della vicepresidente Maura Coltorti e dei consiglieri Enzo Alleori, Diego Catanossi, Alessandra Dottarelli, Sergio Grifoni, Guerrino Lucentini e Paolo Piccioni sono stati illustrati innanzitutto i risultati della 65ª edizione appena conclusa, che ha fatto registrare un incasso di € 590.000 con 25.000 biglietti emessi.

Tra i temi discussi anche quello riguardante le prospettive di sviluppo del Festival dei Due Mondi fino al 2025. Tre gli aspetti rappresentati: il ritorno dell’opera nel 2023, già annunciato dalla Veaute nel corso della conferenza stampa conclusiva; la ripresa dei rapporti di collaborazione con lo Spoleto Festival di Charleston, dove la stessa direttrice artistica si è recata a fine maggio in occasione dell’inaugurazione e, in ultimo, la linea di sperimentazione artistica, già presente in questa edizione, che continuerà ad essere il filo conduttore delle proposte culturali dei prossimi anni.

Sul tavolo anche i rapporti con il Romaeuropa Festival, giunto quest’anno alla sua XXXVII edizione e di cui Monique Veaute è oggi presidente onorario:“A differenza dell’incarico che ricopro a Spoleto, questo non è un ruolo operativo, quindi non assumo decisioni che possano far pensare ad un conflitto tra i due Festival che, ribadisco anche in questa sede, assolutamente non c’è”.

Centrale anche il tema legato alle maestranze locali e alla ripresa del rapporto con le sarte. Qui il sindaco, che in qualità di presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi firma i contratti, ha ribadito che “c’è stato un impiego importante delle professionalità che abbiamo nel nostro territorio e non avrebbe potuto essere altrimenti vista le capacità che la città esprime in questo settore. Stesso discorso vale per le sarte che per il Festival rappresentano un patrimonio di conoscenza che non solo non va disperso, ma che abbiamo il dovere di valorizzare anno dopo anno”.

In questo quadro rientra anche il rapporto tra il Festival dei Due Mondi e il Teatro Lirico Sperimentale, avviato proprio con la 65ª edizione (Maria Stella Maurizi è stata il soprano del concerto inaugurale The Passion of Ramakrishna) e che, come confermato dalla direttrice Monique Veaute, dovrà rafforzarsi in futuro.

Il sindaco Sisti ha infine aggiunto che “si sta lavorando sia per individuare una sede adeguata per la Fondazione, sia per realizzare a Spoleto il Museo del Festival dei Due Mondi”.