Presso l’Aula degli Affreschi della Corte di Assise del Tribunale di Perugia sono stati sentiti otto testi, fra cui il Medico del Lavoro
Giovedì 14 marzo, nuova udienza del processo davanti alla Corte d’Assise di Perugia per l’esplosione del laboratorio di cannabis light “Canne Greche” di Gubbio, nel quale il 7 maggio 2021 persero la vita Samuel Cuffaro ed Elisabetta D’Innocenti, con due colleghi feriti, Alessio Cacciapuoti e Kevin Dormicchi che riportarono lesioni gravissime.
Presso l’Aula degli Affreschi della Corte di Assise del Tribunale di Perugia sono stati sentiti otto testi, fra cui il Medico del Lavoro che ha certificato l’idoneità dei 9 dipendenti, ma che ha anche riscontrato il fatto che non vi fosse il Documento di valutazione dei rischi della Green Genetics che avrebbe dovuto riguardare lavoratori addetti ad attività agricola, che era invece in via di completamento, e che la società aveva ottenuto una sorta di deroga, con sorveglianza sanitaria, perché, di fronte all’attività dichiarata, in assenza di macchinari che avrebbero reso necessari accertamenti, per esempio, sull’assunzione di droga o alcol da parte degli eventuali conducenti, il documento era relativamente lineare, senza particolari criticità.
In aula ha testimoniato anche il proprietario di una delle due metà del casolare ha raccontato di non sapere cosa venisse fatto nei locali, affermando rispondendo al pm Gemma Miliani: “Quello che effettivamente facevano l’ho scoperto solo quel giorno” – ricordando inoltre di aver acquistato la sua parte contestualmente a Giorgio Mosca, imputato insieme a Gabriele e Gloria Muratori, Alessandro e Luciano Rossi, di averci realizzato un magazzino per la propria attività e una taverna per i pranzi della domenica.
