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Emergenza furti, tavolo in Prefettura sulla sicurezza, si rafforzano i controlli nella provincia

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Tutto avverrà sulla base di un monitoraggio che sarà effettuato sulla base di una specifica programmazione che sarà definita settimanalmente in accordo tra le forze dell’ordine

Si diffonde l’allarme furti nel Perugino e nei 59 Comuni della provincia.
Decine di case svaligiate, dati in crescita nell’anno appena concluso rispetto al periodo tra il 2018 e il 2022. Un fenomeno criminale in crescita che provoca un senso di insicurezza in tutto il territorio.
I fatti di cronaca raccontano che a Perugia e dintorni la situazione necessita di un continuo monitoraggio. In particolare nella zona del centro, dove i furti che si sono succeduti negli ultimi tempi e che in alcuni casi sono sfociati addirittura in rapine nei confronti degli esercizi commerciali, dove i banditi, forse perché alterati dagli effetti della droga di cui sono dipendenti, vanno in disperata ricerca di prodotti da rubare per scambiare per la dose, non facendosi scrupolo di agire anche terrorizzando clienti e commessi.

L’ultimo di questi gravi episodi criminali è avvenuto una decina di giorni fa, quando un bandito ha rapinato una commessa in un negozio di abbigliamento all’inizio di via Baglioni in pieno centro a Perugia.

 

Una serie di fatti e di colpi criminali messi a segno, che conducono inevitabilmente a una controffensiva contro i furti, coordinata direttamente dalla Prefettura.
Una strategia resa nota nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha riunito i vertici istituzionali e delle forze dell’ordine intorno al tavolo del Prefetto Armando Gradone (nella foto sopra).
«All’esito della valutazione svolta, il Comitato ha condiviso l’opportunità di consolidare ulteriormente, con riferimento all’intera provincia, la sperimentazione in chiave interforze di moduli operativi che assicurino il migliore impiego delle risorse disponibili in favore, di volta in volta, dei Comuni maggiormente esposti» – si legge nella nota della Prefettura.

Secondo quanto si apprende, tutto avverrà sulla base di un monitoraggio che sarà effettuato sulla base di una specifica programmazione che sarà definita settimanalmente in accordo tra le forze di polizia, e con il coinvolgimento anche delle Polizie locali interessate, con i controlli che oltre Perugia riguarderanno anche le zone di Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno, con il comune di Città della Pieve arrivato addirittura a chiedere la possibilità che un’unità di cittadini volontari in un qualche modo si affianchi nel controllo del territorio.

«In particolare, la programmazione settimanale sarà articolata con riferimento alle 9 Zone sociali in cui è ripartita la provincia di Perugia, a cominciare, a partire dalla settimana prossima, dalla Zona sociale 5 nella quale, dal monitoraggio da ultimo effettuato, è stato riscontrato un andamento della delittuosità meritevole di prioritaria considerazione» confermano dalla prefettura.