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Crisi idrica, acqua da Montedoglio per il Lago Trasimeno: ipotesi già al vaglio della Regione

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Il vicepresidente Morroni conferma l’attenzione sull’accordo Umbria-Toscana per l’utilizzo dello sfioro della diga

Crisi idrica, nell’Umbria centrale il sorvegliato speciale è il lago Trasimeno, il cui livello è di un metro sotto la media: quasi il 20% della capacità in un lago la cui profondità massima è di soli sei metri.
È il record negativo degli ultimi 50 anni.

Per questo motivo il Consorzio di bonifica umbro ha lanciato l’allarme e ha invitato gli agricoltori a ripensare le semine, tenendo conto della scarsa disponibilità di acqua, mentre si continua a lavorare sui sistemi di irrigazione per ridurre le perdite ed evitare gli sprechi.

In riferimento alla nota, a firma della Consigliera Meloni, relativa alla richiesta di un accordo Umbria-Toscana per l’utilizzo dello sfioro della diga di Montedoglio, al fine di immettere direttamente acqua nel Lago Trasimeno, c’è da registrare l’intervento del vicepresidente della Regione assessore Rorberto Morroni che in seguito alla riunione tenutasi il 23 gennaio scorso a Roma, ha evidenziato la volontà di sottoscrivere l’accordo e avviare uno studio sulla fattibilità tecnico-scientifica.

Roberto Morroni

“Sulla richiesta di un accordo Umbria-Toscana per l’utilizzo dello sfioro della diga di Montedoglio, al fine di immettere direttamente acqua nel Lago Trasimeno, vorrei innanzitutto rassicurare la consigliera Meloni che, quanto da lei suggerito, è già da tempo attenzionato e si trova in fase di verifica su iniziativa di questo assessorato” – così il vicepresidente e assessore regionale alla Tutela e valorizzazione ambientale Roberto Morroni che puntualizza: “tra Regione Umbria e Toscana è operativo già dal 2000, entro il 2012 il Protocollo avrebbe dovuto lasciare il posto ad uno specifico “Accordo“ tra le due Regioni che però non si è mai concretizzato, nessuna delle amministrazioni che ci hanno preceduto ha mai dato concreta attuazione a questa ipotesi. Il 23 gennaio 2024, su iniziativa del commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, si è tenuta a Roma una riunione, alla presenza delle Regioni Umbria e Toscana e dell’Ente Acque Umbre Toscane. Scopo del confronto l’aggiornamento dei contenuti del protocollo e la volontà di giungere alla sottoscrizione dell’Accordo. In tale quadro gestionale si inserisce la valutazione dei volumi riservabili per incrementare i livelli del lago Trasimeno. Lo stesso commissario e la Regione Toscana si sono dichiarati favorevoli a questa proposta ed hanno accolto positivamente la richiesta della nostra Regione di dare concreto avvio alla fase di studio tecnico-scientifico sulla qualità delle acque della diga al fine di verificare in concreto la fattibilità. Il commissario ha spiegato che intende portare l’Accordo direttamente in Cabina Interministeriale per un’approvazione veloce che contenga anche l’autorizzazione all’utilizzo delle acque del Tevere per alimentare il Trasimeno”.
“Tutto questo – conclude Morroni – era stato reso noto in un recente incontro con i sindaci del Trasimeno”.