Home Attualità Cresce l’allarme usura in Umbria: oltre 40mila famiglie a rischio indebitamento

Cresce l’allarme usura in Umbria: oltre 40mila famiglie a rischio indebitamento

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Donatella Tesei e Fausto Cardella

Mentre le imprese in Umbria segnalate alla “centrale-rischi” sono 5mila.

Il grave fenomeno criminale dell’usura è sempre più diffuso anche in Umbria, ma purtroppo non se ne parla molto perché le denunce sono ancora poche.

Negli ultimi anni nella regione sono state raccolte dalle 3 alle 4 denunce ogni 12 mesi stando ai dati del Quirinale. Il rischio resta reale visto che nella nostra regione si stima che oltre 40mila famiglie sono in difficoltà e dunque, per il fatto di essere a rischio indebitamento, diventa sempre più probabile e “necessario” ricorrere a prestiti e “aiuti” esterni.

Mentre le imprese in Umbria segnalate alla “centrale-rischi” sono 5mila. E dunque si è sottolineata l’importanza di diffondere una maggiore consapevolezza, perché solo una maggiore conoscenza potrà portare a una maggiore emersione del fenomeno contro il quale si sta opponendo la Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Onlus, costituita il 30 gennaio 1996 in Perugia allo scopo di soccorrere e prestare assistenza, anche legale, alle vittime dell’usura e a coloro che, per le particolari condizioni in cui versano, possono cadere nella rete dell’usura, nonché di porre in essere ogni iniziativa idonea alla prevenzione di tale infame fenomeno, cercando al tempo di promuovere la cultura della legalità.

Il presidente della Fondazione per la prevenzione dell’usura è il dottor Fausto Cardella, che recentemente ha annunciato che proprio in questo anno in corso, il 2024, sarà lanciato il piano “Casa” che riguarderà le spese per le abitazioni.

Un servizio che arriva quindi dopo il piano “Caro bollette” (sono state soddisfatte con 120 mila euro le esigenze di 140 famiglie pagando debiti per un massimale di 1.200 euro) e quello “Caro vita” (interessate 70 famiglie).

Per allargare la platea, inoltre, non potrà usufruire del Piano “Casa” chi ha già potuto contare sui due precedenti piani.

“Per il terzo anno quindi – ha spiegato Cardella – stiamo pensando di riproporre questi servizi iniziando dalla disponibilità della Regione Umbria che, dopo i contributi dati precedentemente, ha già stanziato 50 mila euro.

Ora aspettiamo anche altre risorse provenienti dalla Consulta delle fondazioni per arrivare così almeno a 120 mila”.

“La Regione Umbria – ha sottolineato a proposito la presidente Donatella Tesei – ha messo risorse ulteriori dopo quelle stanziate per sostenere il pagamento di bollette di luce e gas in piena crisi energetica e sostenere le famiglie provate dai rincari delle materie prime e dall’inflazione crescente”.