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Covid in Umbria: 500 ricoverati in ospedale

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Nuove disposizioni urgenti per ospedali e Usl fino al 21 febbraio

I nuovi casi positivi al Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, aggiornati a lunedì 8 febbraio, sono 190 a fronte di 754 tamponi effettuati e 1.390 test antigenici.

Il tasso di positività passa dal 5,01% di ieri, domenica 7 febbraio, all’8,86% (dal 10,57% al 25,19% considerando solo i molecolari).

6 i nuovi decessi, per un totale di 840 vittime dall’inizio della pandemia. 66 sono invece nuovi guariti, mentre gli attualmente positivi nella nostra regione sono 6.902.

Sono 500 gli attualmente ricoverati negli ospedali umbri, tra cui 77 pazienti ricoverati in terapia intensiva (+4 rispetto al giorno precedente).

L’ospedale di Perugia è ormai al collasso: terapie intensive quasi piene, ricoveri a quasi ogni ora, carenza di personale, sono solo alcune delle problematiche che sta affrontando il Santa Maria della Misericordia.

E’ infatti scattato ieri, lunedì 8 febbraio, il blocco delle visite e degli interventi chirurgici, garantendo solo le urgenze.

Un paziente 59enne ricoverato a Foligno, causa terapia intensive sovraffollate, è stato trasferito fuori regione, presso il nosocomio di Siena.

LE NUOVE DISPOSIZIONE PER ATTIVITA’ USL E AZIENDE OSPEDALIERE

Così come già avvenuto durante la Fase 2 dell’ondata pandemica, la risalita della curva dei contagi e la presenza di varianti hanno imposto di adottare una serie di misure per evitare la diffusione del virus negli ospedali e preservare il sistema sanitario. Il Commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, e il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, hanno inviato a tal proposito una lettera ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, nella quale hanno comunicato le disposizioni per la sospensione delle attività chirurgiche, di ricovero programmate e delle attività ambulatoriali procrastinabili, al fine del rafforzamento delle misure di prevenzione attualmente in vigore.

Fino al 21 febbraio, è prevista la sospensione delle attività chirurgiche di ricovero programmate procrastinabili e dell’attività di specialistica ambulatoriale procrastinabili.

Inoltre, è stato richiesto di chiudere tutti gli accessi agli ospedali consentendo l’ingresso solo dall’entrata principale con sorveglianza e triage, di sospendere le visite ai degenti e limitare l’accesso dei care-giver ai solo testati con tampone molecolare negativo, di potenziare le misure di sorveglianza del personale, sottoporre a sorveglianza tutti gli attuali degenti e a tampone molecolare tutti i pazienti in ingresso come già avviene, da ripetere nei negativi a distanza di 48 ore mantenendo l’isolamento degli ingressi.

Nelle strutture residenziali extraospedaliere si applicano le stesse misure. Inoltre, dovranno essere sospese tutte le visite salvo autorizzazioni specifiche per i care-giver da parte dei direttori sanitari e comunque potrà essere consentito l’accesso solo a soggetti con tampone molecolare negativo, con l’indicazione di chiare indicazioni di comportamenti per la sicurezza di ospiti e personale, da tenere anche al di fuori della struttura.