Home Perugia Covid: due settimane in zona rossa per 65 Comuni umbri

Covid: due settimane in zona rossa per 65 Comuni umbri

0

Le limitazioni saranno in vigore da oggi fino al 21 febbraio

Mentre quasi tutto il resto di Italia sembra allentare le restrizioni e si tinge omogeneamente di giallo, la nostra regione, data la crescita esponenziale dei contagi, decide di chiudere tutto.

Da oggi, lunedì 8, a domenica 21 febbraio, 65 Comuni umbri entreranno in zona rossa rafforzata. Tra questi, tutti i 59 Comuni della Provincia di Perugia, a cui si aggiungono Amelia, Attigliano, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, Montegabbione e San Venanzo, nella Provincia di Terni.

L’ospedale di Perugia è ormai al collasso: terapie intensive quasi piene, ricoveri a quasi ogni ora, carenza di personale, sono solo alcune delle problematiche che sta affrontando il Santa Maria della Misericordia.

Scatta oggi, lunedì 8 febbraio, il blocco delle visite e degli interventi chirurgici, garantendo solo le urgenze.

Sabato 6 febbraio è stato consegnato ufficialmente alla gestione del nosocomio perugino l’ospedale da campo della Regione Umbria, al momento installato nei pressi del Santa Maria della Misericordia, di cui diverrà un reparto, dopo il collaudo da parte dei tecnici preposti.

“Una struttura, di cui si è dotata la Regione Umbria che è e sarà estremamente utile nelle emergenze, Covid e non”, ha affermato la Presidente Donatella Tesei che ha espresso soddisfazione per la realizzazione del progetto nato dall’idea della stessa Regione e finanziato dalla Banca d’Italia.Alle operazioni di collaudo, avvenute prima della messa a disposizione dell’Azienda Ospedaliera del capoluogo, ha assistito anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Enrico Melasecche. “Siamo riusciti – ha detto – a portare a compimento un ottimo e utile progetto per l’intera comunità regionale, nonostante la complessità del momento emergenziale che influisce sulla possibilità e sulle tempistiche di trovare le attrezzature necessarie, in una fase in cui in tutto il mondo cerca di accaparrarsi strutture e apparecchiature di questo genere”.

“La struttura – ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico –  permette di ampliare l’offerta di posti letto anche in terapia intensiva dedicati al Covid, divenendo di fatto un nuovo reparto dell’ospedale Santa Maria della Misericordia”. La struttura è composta da 10 posti di terapia a bassa intensità, 16 di terapia subintensiva e 12 di terapia intensiva, dotato di macchinari di ultima generazione e attualmente collegato con i gas medicali dell’ospedale così come i report dei macchinari vengono caricati in remoto sul computer dell’Azienda Ospedaliera.

“La struttura campale strategica – ha affermato il Direttore regionale Stefano Nodessi – potrà tornare utile anche per future emergenze. Ad oggi è un tassello fondamentale della cura del Covid, a tal proposito vorrei sottolineare che, oltre a strutture del genere, per debellare e prevenire il virus è necessario tenere comportamenti responsabili, anche rispettando le restrizioni dell’ultima ordinanza. Un sacrificio necessario che dobbiamo fare”.

A livello tecnico, l’ospedale da campo è dotato sia di riscaldamento che aria condizionata, nonché di gruppi di generazione in grado di farlo funzionare anche in caso di mancanza energia elettrica. È altresì attrezzato di 5 serbatoi di acqua, per un totale di 26000 litri, che gli permettono di funzionare in tutte le condizioni: le acque vengono depurate in ingresso e anche, per motivi di maggiore sicurezza per l’ambiente esterno, in uscita. Si tratta di una struttura ospedaliera a tutti gli effetti

I DATI DI DOMENICA 7 FEBBRAIO

I dati del contagio di ieri, domenica 7 febbraio, non fanno ben sperare. In 24 ore, si sono registrati in Umbria 382 positivi su 3.611 tamponi e 4.010 test antigenici.

3 i nuovi decessi e 177 i guariti. Gli attualmente positivi nella nostra regione sono 6.784.

Preoccupante il numero di nuovi ricoveri: 26 in un solo giorno, di cui 73 in terapia intensiva.

 LE REGOLE DELLA ZONA ROSSA

  • SPOSTAMENTI: è fatto divieto di spostamento se non per motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza sia tra regioni, sia tra comuni diversi, sia all’interno dello stesso comune. Ogni spostamento dovrà essere giustificato da un’apposita autocertificazione. Per i Comuni con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, sono consentiti gli spostamenti per una distanza non superiore a 30 chilometri dai propri confini, ad eccezione degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia;
  • AMICI E PARENTI: è permesso recarsi, nella fascia oraria 5 – 22, a fare visita ad amici o parenti che si trovano all’interno dello stesso Comune. Si potranno visitare amici o parenti andando in massimo due persone in auto; i figli minori di 14 anni, le persone con disabilità e conviventi non autosufficienti sono esclusi dal conteggio. Si potrà visitare una sola abitazione al giorno.
  • BAR, RISTORANTI E NEGOZI: chiusi tutti i negozi, bar e ristoranti, ad eccezione dei servizi essenziali (farmacie, tabacchi, alimentari, parrucchieri, edicole che rimarranno aperti). Rimangono aperti regolarmente lavanderie, tintorie, pompe funebri, parrucchieri e barbieri. Il servizio di asporto è consentito fino alle ore 22, mentre la consegna a domicilio non ha limiti orari. E’ vietato consumare alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico durante l’intera giornata. E’ vietata la distribuzione di alimenti e bevande mediante distributori automatici;
  • SPESA: potrà fare la spesa solo una persona per nucleo familiare e solo una volta al giorno. E’ sempre consentito lo spostamento per fare la spesa fuori dal Comune dove si abita, se il Comune vicino al proprio ha punti vendita necessari alle proprie esigenze (anche in termini di convenienza economica);
  • COMPORTAMENTI INDIVIDUALI: obbligo di indossare la mascherina al chiuso (tranne che in casa) e all’aperto e di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Obbligo di rimanere in casa per i soggetti con infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi. E’ vietato sostare nelle sale di attesa per gli accompagnatori dei pazienti dei dipartimenti di emergenza, accettazione e pronto soccorso;
  • PARCHI E AREE VERDI: è vietato lo svolgimento delle attività sportive e ludiche di gruppo e l’utilizzo delle aree gioco;
  • MESSE: è consentito l’accesso ai luoghi di culto con distanziamento e evitando assembramenti;
  • SCUOLE E ISTRUZIONE: fino al 21 febbraio, le attività didattiche in presenza per ogni scuola di ordine e grado sono sospese. Le classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie, svolgeranno le attività didattiche con modalità a distanza. Sospese le attività di asili e materne. Resta salva la possibilità di svolgere in presenza le attività di laboratorio e per gli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. E’ sospesa la frequenza delle attività curriculari e formative delle Università e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, fermo in ogni caso il proseguimento di tali attività a distanza;
  • SPORT: sono sospese tutte le gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale. E’ sospeso lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale, al chiuso e all’aperto. Non sono consentite attività venatorie. E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, rispettando la distanza di un metro dalle altre persone e con obbligo di indossare la mascherina.

il testo integrale dell’ordinanza della Regione Umbria.