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Confesercenti Umbria rinnova la segreteria regionale

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Il presidente Giuliano Granocchia annuncia anche la nascita di Banca Etica

Nella sede della Confesercenti Umbria si è svolta la riunione indetta dal presidente Giuliano Granocchia, nel corso della quale è stata nominata la nuova segreteria regionale formata tutta da imprenditori che conoscono benissimo le necessità e i problemi del mondo del commercio e dei servizi.
Tra gli undici nuovi componenti due tuderti: Francesca Chiavari, presidente di Confesercenti Todi e Pier Francesco Quaglietti in qualità di presidente Fipac Umbria (Federazione Italiana Pensionati Attività Commerciali).
Si tratta di una segreteria di grande qualità, che rappresenta tutto il territorio regionale, frutto di due anni e mezzo di lavoro, in cui è stata ricostituita la struttura in tutta l’Umbria.
È stata riaperta la sede fisica regionale, così come le organizzazioni a Orvieto, nel territorio di Narni-Amelia, a Todi e a Marsciano. Nel 2024 ci sarà la ripresa tra Umbertide e Città di Castello e sull’asse Foligno – Spoleto”.Carlo Ghista, imprenditore ternano è stato nominato vicepresidente.

Oltre che dagli uomini, Confesercenti riparte anche dalle idee. Giuliano Granocchia ha affermato “Abbiamo costituito una segreteria formata tutta da imprenditori che ogni mattina sono sul campo, che aprono i negozi e che quindi conoscono benissimo le necessità e i problemi del mondo del commercio e dei servizi”.
Il presidente ha confermato che si punterà a costruire una rete di attività di assistenza per gli iscritti e i simpatizzanti e tra questi la consulenza del lavoro e i servizi per i pensionati. .

 Per quanto concerne l’accesso al credito che è uno dei problemi delle micro e piccole imprese. Granocchia ha annunciato la nascita di Banca Etica che avrà un limite nei finanziamenti di 60 mila euro. “Negli ultimi tempi -afferma Granocchia, siamo stati martellati da richieste di finanziamenti, ma fino a questo momento potevamo utilizzare soltanto i Corefi, che erano strumenti di garanzia, mentre l’accesso al credito spettava sempre agli istituti di credito che pone notevoli problemi per gli associati.