Home Cultura Con “Prefissi e suffissi” capire l’italiano è facile

Con “Prefissi e suffissi” capire l’italiano è facile

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Intervista all’autore Enzo Carro

Enzo Carro è un artista poliedrico  che si è cimentato in tipi di spettacolo molto differenti tra loro: varietà, recital, commedia musicale, concerto, operetta, coro lirico e cabaret. Oltre a ciò, si è cimentato anche come scrittore nelle più svariate forme: saggi, canzoni, poesie, novelle, teatro, programmi radio/televisivi e sceneggiature cinematografiche.
Da sempre appassionato e ricercatore di canti popolari, nel 2001 ha scritto il libro “L’eredità di Partenope: la storia del canto a Napoli dalle origini ai giorni nostri”in cui mette a frutto le sue ricerche su tutto il repertorio di arte napoletana: musica popolare, musica colta, canzone classica napoletana, macchiette, sceneggiate ecc. Tra l’altro, insegna ortografia della lingua napoletana ed è spesso invitato a tenere, presso scuole ed università, lezioni di napoletaneità, che si trasformano in veri e propri spettacoli divertenti. Ha scritto vari altri libri, ma uno in particolare ha attirato la nostra attenzione per l’ idea utile ed originale che ne sta alla base perchè è stato scritto come riportato sulla copertina: per comprendere, memorizzare, riconoscere e dedurre velocemente le parole della lingua italiana. Insomma è tutto un programma. Il libro si chiama : “Prefissi e suffissi. Dizionario etimologico semplice”.
Abbiamo incontrato l’autore per saperne di più.

Ma come ti è venuta questa idea?
Sai, io sono una persona molto curiosa: mi piace sapere, mi piace conoscere! Ovviamente un buon modo per approfondire un qualsiasi argomento è… leggere! E io leggo tanto. Ti confido che ho iniziato a scrivere saggistica un bel po’ di anni fa, perché cercavo un libro che mi raccontasse l’INTERA STORIA DEL CANTO A NAPOLI e… scoprii che non era mai stato scritto. E allora mi dissi “E va beh, e allora me lo scrivo da me!”. Anche con questo inusuale dizionario è accaduta la stessa cosa.

È un lavoro immenso. Ma quanto ci hai lavorato? Ti immagino immerso per mesi nelle parole. È stato così?
Questa bizzarra idea mi venne 4-5 anni fa. Mi serviva un dizionario del genere, scoprii che non esisteva e allora iniziai a prendere appunti. Ma poi dovetti metterli da parte perché stavo lavorando su altri progetti. All’inizio di quest’anno (avendoli portati a termine) ho capito che era giunto il momento, ho ripreso quel progetto e… sono stati – letteralmente – 6 mesi di lavoro full time! Ero arrivato al punto che le parole mi venivano in sogno! Mi svegliavo, le scrivevo da qualche parte, e la mattina dopo le inserivo nel testo. È stata una meravigliosa – ma insonne – “faticaccia”!

Che metodo hai usato?
Ovviamente ho diversi vocabolari che consulto regolarmente, ma la maggior parte delle risposte le ho trovate sui dizionari online. Fortunatamente col tempo ho imparato a districarmi fra le miriadi di informazioni che vi sono presenti, e lì – se sai come cercare!!! – hai veramente accesso alla “Conoscenza” con la “C” maiuscola.

Hai un linguaggio molto semplice, da insegnante, ma che spiega con entusiasmo e vuole farsi comprendere. Nella nota introduttiva, per esempio, la grammatica e la chimica sono finalmente esposte in maniera semplice, piacevole e comprensibile.
La mia idea è che i lettori debbano CAPIRE!!! Altrimenti mi sembra di buttare via tempo e fatica. Per questo motivo sono disposto anche a correre il rischio di sembrare molto semplicistico. La grammatica e la chimica meritavano una spiegazione di questo tipo, non solo perché sono le materie principali del libro, ma anche perché COMPRENDENDOLE BENE sarà molto più semplice   comprendere la maggior parte delle parole della nostra lingua.

Certo che sfogliare un dizionario e leggere di grammataica e di chimica ed uscire dall’altra parte di buon umore no èì un’impresa facile. Forse perché aiuti a chiarire vecchie mal comprensioni?
Purtroppo nella nostra cultura scolastica non c’è l’abitudine di studiare consultando regolarmente il dizionario! Ed io penso che sia un grave errore! Perché se uno studente non conosce l’esatto significato di una parola presente nel testo che sta studiando… è ovvio che corre il rischio di non capire ciò che sta leggendo. Solitamente accade che si fa una propria idea di cosa possa significare quella tale frase, e quindi si sente soddisfatto. Ma questa – ahi! – potrebbe essere molto diversa da quella che aveva in mente l’autore del libro. In più accade anche che andando avanti nello studio (e anche nella vita) nella sua mente si possono accumulare molte di queste parole “mal capite”, e che prima o poi gli possono causare qualche antipatico problema (non capire il bugiardino di un medicinale, il discorso di un politico, il manuale della televisione, ecc.). Lo scopo di questo dizionario è quello di aiutare a mettere un po’ d’ordine nel proprio “vocabolario mentale”, a fargli finalmente capire tutte quelle paroline “mal capite”. Infine, come ben sai, molte delle nostre parole appartengono alla stessa “famiglia di parole”, è una volta che ne hai capita una… diventa facilissimo poi capire tutte le altre. Ho scoperto questo bizzarro “meccanismo mentale sullo studio” grazie alle ricerche del filosofo americano L. Ron Hubbard, a cui – come si evince dalla frase che apre il libro – ho dedicato questo mio lavoro.

Non ti chiedo a chi consiglieresti questo libro perché, secondo me, lo dovrebbero avere tutti in casa. Sei d’accordo?
Assolutamente sì! Una volta che la persona ha compreso il vero significato di una parola (e della sua “famiglia”) ed ha messo in ordine il proprio “vocabolario mentale”… diventa una persona più capace di studiare, più sicura di sé e probabilmente anche più intelligente.

Tu sei un musicista, uno scrittore, scrivi anche canzoni: un artista a tutto tondo insomma. Che cosa è l’arte per te?
Ovviamente per me è una ragione di vita, altrimenti avrei scelto un lavoro più sicuro o ben pagato, come l’impiegato o l’imprenditore! Ma qua si aprirebbe un capitolo molto più ampio, ce lo teniamo per una prossima intervista.

Il tuo prossimo progetto come scrittore?
Ho appena inviato alle stampe un altro testo che aspettava nel cassetto da diversi anni: IL MISTERO DELLA RISATA. È un “saggio & manuale” sull’argomento più divertente che ci sia. Anche questo è nato perché non era stato ancora scritto niente del genere. Certo, sulla risata sono stati scritti centinaia di libri, ma solitamente è stata osservata da un punto di vista psicologico, sociale, medico, biochimico, teatrale, ecc. Io ho preferito darne una chiave di lettura differente: l’ho studiata da un punto di vista della fisica quantistica. La domanda chiave è stata “Cos’è quell’energia che si sprigiona???”. Ovviamente, anche in questo caso, tutti i concetti (di fisica, elettronica, quantistica, chimica, ecc.) sono spiegati in modo MOLTO chiaro e semplice: perché il lettore DEVE CAPIRE!

Non vedo l’ora di averlo tra le mani e sfogliarlo.
Manca poco!!!

  Maria Luisa Dezi

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