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Città di Castello, processo all’”Americana” contro il gioco d’azzardo

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Incontro pubblico con testimoni e giuria su un pericoloso fenomeno che coinvolge sempre più giovani

Sabato 13 aprile, dalle ore 9 alle 13, il fenomeno sarà oggetto di un momento di riflessione pubblica presso la sala del consiglio comunale.
A discutere ed emettere una sentenza sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico, saranno i cittadini e le cittadine residenti nei comuni dell’Alto Tevere, partecipando a un “processo all’americana”, con tanto di giuria, testimoni, avvocati della difesa e dell’accusa.

L’iniziativa, resa possibile dall’attenzione al tema dei comuni della zona Sociale 1, capofila Città di Castello e dal finanziamento della Regione, propone un approccio innovativo al tema, mettendo al centro della scena le testimonianze e le riflessioni.


Alla fine del dibattimento la giuria emetterà una sentenza, mentre anche i partecipanti e gli spettatori potranno esprimere il loro giudizio sul fenomeno.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di un fenomeno che nel territorio ha un’incidenza molto preoccupante, anche tra i giovani.
I profili di rischio rivelano percentuali particolarmente elevate di gioco problematico nelle zone dell’Alta Valle Tevere secondo i numeri diffusi dall’indagine “La geografia del gioco d’azzardo in Umbria” del 2020, a cura della Ausl Umbria 2.
Lo studio evidenzia una spesa pro capite di 1.587 euro a San Giustino, 1.554 a Città di Castello, 1.257 a Umbertide, solo per indicare le prime in classifica.
Al crescere dell’età aumenta la percentuale di studenti che giocano d’azzardo, raggiungendo quasi il 55% tra i 18enni; inoltre, il 9,3% degli studenti giocatori presenta un profilo di gioco “a rischio” (10,1% in Italia) mentre il 5,4% “problematico” (5,2% in Italia).