Home Orvieto “Cantiere Città”, a Orvieto, focus con gli esperti sull’hub culturale

“Cantiere Città”, a Orvieto, focus con gli esperti sull’hub culturale

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Alla biblioteca comunale il workshop rivolto alle finaliste della Capitale italiana della cultura

Ha fatto tappa a Orvieto “Cantiere Città”, il progetto rivolto alle finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2025, promosso dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.

Dopo i due giorni di masterclass a Roma e un primo incontro on line dedicato alla città di Orvieto e riservato agli uffici comunali, alla Sala Digipass della biblioteca comunale “Luigi Fumi” di Orvieto si è svolto il workshop in presenza al quale hanno partecipato Francesca Neri e Agnieszka Śmigiel dell’area Innovazione e Progetti complessi della Fondazione, Irene Sanesi, esperta di economia, gestione e fiscalità del Terzo Settore nonché presidente dell’Opera di Santa Croce di Firenze e della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani, la presidente della Fondazione Centro studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso, la funzionaria responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune di Orvieto, Carla Lodi, il responsabile della biblioteca comunale Roberto Sasso e i rappresentanti di alcune associazioni che hanno contribuito alla redazione del dossier per Orvieto Capitale italiana della Cultura 2025 “Meta Meraviglia. La cultura che sconfina”.

L’incontro si è concentrato in particolare su uno dei principali progetti inseriti nella proposta per Orvieto 2025, il “cultural hub”, uno spazio generativo di produzione culturale e innovazione sociale che faccia convivere giovani artisti e operatori sociali, nomadi digitali e cittadini, aule multimediali e archivi storici, eventi culturali e corsi di formazione attraverso una progettazione condivisa.

“Grazie al contributo degli esperti del Ministero e ai casi studio illustrati dalla dottoressa Sanesi – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – abbiamo approfondito il tema delle possibili modalità di gestione del cultural hub che intendiamo realizzare. Nel dossier per Orvieto 2025, costruito con l’apporto di numerose associazioni cittadine, avevamo inserito con convinzione questo progetto già prima che si manifestasse la proposta di una ‘casa della cultura’ avendo intercettato e recepito le necessità, ma anche la voglia, di costruire uno spazio culturale dinamico dove le persone abbiano la possibilità di incontrarsi e di sperimentare. Non solo uno spazio polifunzionale semplice contenitore della somma delle varie attività ma, nello spirito del dossier, un luogo di connessione, di produzione culturale, di progettazione condivisa con uno sguardo più attento al contemporaneo e alle giovani generazioni. In questo la collaborazione con il tessuto associativo cittadino sarà determinante e l’interesse e l’entusiasmo che ha accompagnato anche la partecipazione a questo workshop di Cantiere Città ci esorta a seguire la strada che è stata tracciata. Come avevamo detto infatti – prosegue – il percorso avviato con la candidatura a Capitale italiana della cultura non si è esaurito con la competizione ma prosegue per mettere a terra la progettualità che è stata individuata e che indica la visione di città che abbiamo in mente”.