Le buche disseminate in tutte le strade stanno diventando un incubo per gli automobilisti, ma anche per le amministrazioni comunali e provinciali che si ritrovano a dover risarcire automobilisti danneggiati ed esasperati.
Adesso i Comuni umbri e le due Province cercano di ricorrere ai ripari lanciando un appello alla Regione (e al Governo) perché si metta mano al portafogli con risorse ad hoc. A prendere carta e penna sono stati il presidente dell’Anci Umbria Stefano De Rebotti e quello dell’Unione delle Province umbre, Nando Mismetti che hanno scritto alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, chiedendo prima di tutto «un Tavolo di lavoro con tutti i soggetti proprietari delle strade perché si possa affrontare in maniera omogenea e partecipata lo stato della percorrenza delle strade della nostra regione, gli interventi che devono essere fatti e il loro costo».
«L’aumento delle buche – scrivono i due amministratori -, il cedimento dell’asfalto e quindi la buona conservazione del manto stradale preoccupano molto gli amministratori umbri, anche per la loro incapacità di poter rispondere concretamente alle richieste e alle lamentele dei cittadini. Infatti sono molte le richieste di risarcimento da parte di chi ha subito un danno a causa del dissesto stradale sia per infortuni personali che per danni agli autoveicoli. I continui tagli ai trasferimenti da parte di Stato e Regione aggiun gono , il taglio drastico di risorse alle Province non hanno permesso la manutenzione necessaria delle strade, impossibilitando gli enti a prevedere interventi straordinari di ripristino della viabilità». «Il quadro delineato per l’Umbria rispecchia la situazione nazionale. Per questo – concludono – chiediamo che la Regione, nelle more della costituzione del nuovo Governo, si faccia portavoce della forte richiesta e delle necessità che provengono dai territori, preoccupati dal degrado sempre più grave in cui versa la viabilità».
