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Aumenta in Umbria il numero delle persone sempre più povere

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Siamo tornati alle condizioni critiche del 2003-2004 e le famiglie in sofferenza tendono ad aumentare. I dati allarmanti emergono da un’indagine realizzata dall’AUR.

Persone sempre più povere in Umbriadi Luciano Spada – L’Umbria è tra le regioni povere con un punto più elevato della media italiana a secondo della lettura delle indagini effettuate.

Dall’interpretazione dei dati emerge che siamo tornati alle condizioni critiche del 2003/2004 ed oggi si avvertono maggiormente i segni della crisi e le famiglie in sofferenza tendono ad aumentare rispetto al passato: se tra il 2008-2010 i nuclei familiari poveri erano circa 20 mila, con un’incidenza media del 5,5 per cento, nel 2011 l’Istat li stima pari a oltre 36 mila, quasi il 9 per cento.

I dati sono emersi nel corso della presentazione del Rapporto sulle povertà in Umbria realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche (un organismo costituito nel 1995 dalla Regione e dalla Conferenza Episcopale Umbra e dall’Osservatorio sulle Povertà in Umbria).

Lo studio, articolato in quindici capitoli, cinquecentotredici pagine, fitte di dati commenti e proposte, è stato presentato a Perugia, alla presenza del Presidente della Conferenza Episcopale Umbra, monsignor Gualtiero Bassetti, dell’assessore regionale al Welfare e all’Istruzione, Carla Casciari, del presidente dell’AUR, Claudio Carnieri.

“In Umbria, all’interno delle famiglie povere – è stato spiegato durante l’incontro dal consulente scientifico dell’AUR Paolo Montesperelli -, si possono individuare le tipologie di quelle ‘particolari’ che versano in uno stato molto grave: sono circa 6.300, l’1,7 per cento di tutte le famiglie umbre, mentre, appena al di sopra della soglia di povertà, vi è un altro 5 per cento, pari a 19 mila famiglie.

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