Dal procuratore Sottani l’invito a prevenire il fenomeno: “Monitoraggio per cogliere gli indici di rischio”
È in aumento in Umbria il preoccupante fenomeno della violenza sulle donne.
I numeri arrivano da fonti ufficiali. Negli ultimi 12 mesi, le tre Procure umbre hanno chiesto e ottenuto più di una misura cautelare al giorno nei confronti di compagni e mariti che picchiano, minacciano e perseguitano donne costrette a vivere nella violenza, fisica e verbale.
Dunque è un dato di fatto che se il ‘codice rosso’, introdotto quattro anni fa, offre alle donne maggiori strumenti di tutela e protezione, tra le mura di casa botte e soprusi continuano ad essere all’ordine del giorno.
Tra le 487 misure cautelari emesse nell’ultimo anno, 162 sono quelle custodiali (in carcere o agli arresti domiciliari).
Per quanto riguarda la procura di Perugia, in particolare, da giugno 2022 a luglio 2023, ha chiesto ed ottenuto 297 misure cautelari, spedendo dietro alle sbarre 31 uomini violenti, 61 quelli agli arresti domiciliari, 10 dei quali monitorati con braccialetto elettronico.
Sono 126 invece quelle emesse dal giudice per le indagini preliminari di Terni, di cui 44 custodiali, oltre a quattro di sicurezza.
Anche la procura di Spoleto nel 2022 ha chiesto ed ottenuto 64 misure cautelari, di cui 11 in carcere e 41 non custodiali.
La procura generale di Perugia guidata da Sergio Sottani ha fatto il punto sulla situazione, dettando gli orientamenti per gli uffici inquirenti in materia di violenza di genere. A fronte di questi dati, il procuratore generale Sergio Sottani ribadisce l’importanza del lavoro di prevenzione e dunque l’esigenza di un attento “monitoraggio per cogliere gli indici di rischio”.
