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A Terni la ciminiera del secondo inceneritore Bioter di via Ratini in zona Maratta ha cominciato ad emettere fumi

A Terni la ciminiera del secondo inceneritore Bioter di via Ratini in zona Maratta ha cominciato ad emettere fumi

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Thomas De Luca, consigliere regionale M5S: “Accordo Bandecchi-Tesei sui rifiuti come sullo smantellamento della sanità nell’Umbria meridionale”

A Terni la ciminiera del secondo inceneritore Bioter di via Ratini in zona Maratta, ha cominciato improvvisamente ad emettere fumi. L’impianto, fermo da anni dopo essere stato in funzione per un breve periodo, è stato dunque riattivato.
L’impianto, formalmente fermo dal febbraio del 2020, ha visto il trasferimento prima da Terni Biomassa a Rivalchim con contratto d’affitto e poi ancora alla Bioter srl, controllata proprio da Rivalchim, dopo una serie di volture e passaggi relative alle autorizzazioni all’incenerimento.
La scorsa estate, l’ipotesi di una ripartenza dell’impianto era stata paventata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle a cui seguì una repentina smentita da parte dell’assessore comunale all’ambiente, Mascia Aniello.

“Il riavvio del secondo inceneritore a Terni è imminente – aveva tuonato il consigliere regionale Thomas De Luca (M5S)-. C’è un accordo Bandecchi-Tesei sui rifiuti come sullo smantellamento della sanità nell’Umbria sud. Il M5S aveva detto la verità, oggi tutti i ternani possono vederlo con i loro occhi nelle foto diffuse da alcuni cittadini. Nel totale silenzio, ormai da settimane, Comune di Terni e Regione Umbria stanno svolgendo tavoli per la manutenzione straordinaria propedeutica all’imminente riavvio del secondo inceneritore. Lo hanno fatto all’oscuro della città, senza averne dato alcuna pubblicità o condivisione, una gravissima mancanza di partecipazione nelle scelte con cittadini, associazioni e imprese che come esposti involontari dovranno pagarne le conseguenze. Addirittura la riunione per il prossimo riavvio sarebbe già fissata tra pochissimi giorni. Sono bastati pochi mesi per confermare tutto ciò che avevamo annunciato. Ricordiamo la pronta smentita della giunta Bandecchi che aveva bollato come “fake news” le nostre dichiarazioni. Come non ricordare gli insulti del vicesindaco Riccardo Corridore che aveva parlato di “magra figura” dandoci degli “idioti delle panchine”, di “incompetenza e pressappochismo” minacciando poi “l’oblio” eterno per tutti. Chissà perchè invece in queste settimane è rimasto senza le parole necessarie a comunicare quello che stava succedendo. Come anche il sindaco Bandecchi è rimasto in silenzio e non ha comunicato nulla alla città, portando avanti pienamente la linea politica espressa in ogni sede favorevole ai cosiddetti “termovalorizzatori”. Un accordo quello tra Bandecchi e Tesei sul tema dei rifiuti che va di pari passo con quello che sta succedendo nello smantellamento della sanità dell’Umbria meridionale”.
“Il sindaco Bandecchi e la governatrice Tesei – prosegue De Luca – devono spiegare ai cittadini ternani se il riavvio delle attività, subordinato agli interventi prescritti che ne avevano comportato la chiusura, rispetta le misure previste dal Piano regionale della qualità dell’aria. Appare evidente come, con alcune piccole modifiche autorizzative, il riavvio dell’impianto costituisca il raggiungimento della capacità di 180 mila tonnellate indicata nel piano dei rifiuti per la chiusura del ciclo regionale a Terni. Il M5S è pronto ad una mobilitazione generale al fianco della città per dire ancora una volta no all’incenerimento dei rifiuti a Terni e in Umbria”.