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A Perugia riaperta al pubblico la scalinata della Canapina

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Completati dopo 4 anni i lavori di restauro

di Bruno Di Pilla
Dopo oltre un quadriennio di paziente attesa, i perugini si riapproprieranno finalmente della storica scalinata a chiocciola della Canapina, che collega Viale Pompeo Pellini alla sovrastante piazza del Drago. La cerimonia d’inaugurazione è fissata per domenica 29 ottobre alla presenza del Sindaco Andrea Romizi, cui spetterà il taglio del nastro.

Nel 2019 iniziarono i lavori di riqualificazione delle scalette tanto care al Divin Pittore Pietro Vannucci, la cui bottega sorgeva proprio in via Benincasa, traversa di Piazza del Drago, all’alba del XVI secolo. I tempi lunghi si sono resi necessari per la complessità degli interventi di demolizione delle fatiscenti strutture preesistenti, cui sono seguite opere di restauro che hanno riguardato anche l’adiacente area verde, ora adibita a parco pubblico in cui sono state installate panchine di ultima generazione, sorvegliate da occhi elettronici. Soprattutto felici per il ripristino della scalinata, lungo la quale deambulavano non solo il Perugino, ma anche il celebre allievo urbinate Raffaello Sanzio e chissà quanti altri garzoni-apprendisti, sono i residenti del rione Porta Santa Susanna.

A loro, nonché a concittadini e turisti intenti a raggiungere il centro storico, non restava altra scelta che utilizzare la scala mobile di via Arturo Checchi per salire in via dei Priori, oppure scegliere il più laborioso tragitto di via della Sposa, arduo per chi ha il fiato corto o seri problemi fisici. Ora le scalette della Canapina offrono al viandante un colpo d’occhio mirabile: per renderle ancor più attraenti e solide gli operai specializzati del Cantiere comunale le hanno rivestite di pregiati materiali marmorei.

Per la gioia di genitori e nonni in attesa, potranno utilizzarle ogni giorno anche i bimbi della Scuola primaria “Ariodante Fabretti-San Paolo” di Piazza del Drago, nonché gli studenti del vicino Liceo Classico “Annibale Mariotti”. Si eviteranno così sovraffollamenti, nelle ore di punta, lungo le rampe dell’adiacente scala mobile.