Home Perugia A Perugia è ancora crisi abitativa: almeno 300 studenti aventi diritto senza...

A Perugia è ancora crisi abitativa: almeno 300 studenti aventi diritto senza alloggio

0

I sindacati studenteschi sul piede di guerra. Link invoca una mobilitazione più forte dello scorso anno

Dopo un anno in cui i sindacati studenteschi si erano dichiarati insoddisfatti sui finanziamenti ottenuti dalla Regione, scoppia di nuovo la crisi abitativa per gli studenti universitari. Una comunicazione ufficiale dell’ADISU, divulgata da UDU Perugia, dichiara come anche questo anno “almeno 300 saranno gli esclusi aventi diritto dagli alloggi ADISU”. Tuttavia, ancora non sono uscite le graduatorie e questo numero potrebbe fermarsi o aumentare drasticamente in base all’esito delle domande, in questi giorni al vaglio dei tecnici dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio.

“In base ai dati che abbiamo finora – ha affermato Nicholas Radicchi, Coordinatore di UDU Perugia -, prevediamo che molte matricole non riceveranno un alloggio: almeno 300, ma purtroppo questo numero potrebbe essere molto più alto. Non siamo disposti a rivivere sulla nostra pelle una tale lesione del diritto allo studio, che colpisce come al solito gli studenti più svantaggiati, che senza le tutele dello Stato non hanno gli strumenti per accedere alla carriera universitaria. Come rappresentanti UDU avevamo avvertito l’agenzia regionale di questo rischio già a giugno, depositando una nota in commissione ADiSU. La Regione deve fare qualcosa, e deve farlo ora. In queste settimane continueremo a lavorare, come facciamo incessantemente dall’anno scorso, per evitare il ripetersi di una crisi del genere.”

Una situazione che amareggia, dato che numerose sarebbero state le sollecitazioni alle istituzioni durante l’anno nel richiedere un piano di azione sulla questione degli alloggi: “Abbiamo avvertito tutti per un anno sui rischi di una tale gestione. Serviva un piano di lungo termine, progressivo, per un aumento costante dei posti letto, e la regolamentazione degli affitti, che oggi sono più a misura di turista che di studente”, dichiara Nicola Cardinali di Link.

“I costi stanno diventando inaccettabili a questi livelli di salari. E’ sotto gli occhi di tutti noi e chi lo nega o è in mala fede o vive in un mondo a parte – prosegue Cardinali -. Dopo la crisi dello scorso anno, c’è chi non ha potuto permettersi un affitto e si è trovato costretto a smettere di frequentare o ha lasciato la città. Gli ultimi più fortunati che sono rientrati si sono ritrovati dispersi tra Madonna Alta, Stazione, Elce, Prepo, San Sisto, Monteluce e Ponte San Giovanni. Per questo il problema deve essere affrontato strutturalmente, parlando di piano urbano dei trasporti e degli spazi studio oltre che del piano abitativo. La politica sta improvvisando sulla nostra pelle”.