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Cgil e Uil in piazza per manifestare per una sanità pubblica universale e migliore

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Le sigle sindacali chiedono assunzioni stabili subito e l’abbattimento delle liste d’attesa, per rafforzare la salute sul territorio e dire basta alle barelle nei corridoi

 

Nella giornata di ieri si è tenuta una grande mobilitazione a cui hanno partecipato centinaia di persone, indetta da Cgil e Uil, per protestare contro l’attuale sistema sanitario umbro, alle promesse dei politici non rispettate. All’ultimo momento dopo mesi di lavori comuni la Cisl non ha partecipato

All’iniziativa “Vogliamo la sanità pubblica e universale” hanno aderito i sindacati del settore sanitario (Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Nursind), per difendere quello che le organizzazioni sindacali e i vari interventi hanno definito un “vero e proprio smantellamento di un sistema sanitario che è stato e può ancora essere un esempio di eccellenza”. Le adesioni all’evento sono pervenute da tutta la regione, con moltissimi pullman organizzati .Alla protesta hanno partecipato anche alcuni sindaci umbri.

La manifestazione ha seguito di pochi giorni la conferenza stampa indetta dai vertici della Regione che delineava la fotografia del sistema in umbria, e dove la stessa Tesei affermava “ormai da tempo era necessario intervenire sul mosaico della sanità umbra”

Ieri in centro storico risuonavano chiari e forti gli sfoghi di medici infermieri, altri operatori sanitari e persino studenti “Non permetteremo di cancellare con un colpo di spugna un patrimonio che ci è stato consegnato e per difendere e rilanciare la sanità pubblica in Umbria, per chiedere assunzioni stabili subito, per abbattere le liste d’attesa, per rafforzare la salute sul territorio e dire basta alle barelle nei corridoi”.

Vincenzo Sgalla

La manifestazione ha avuto inizio con un accorato ‘intervento di Vincenzo Sgalla e Maurizio Molinari, segretari generali di Cgil e Uil dell’Umbria.che hanno dichiarato “Mandiamo la foto di questa piazza gremita, che vuole la sanità pubblica e universale, alla presidente Tesei e all’assessore Coletto. Qua ci sono persone che pretendono di avere risposte dopo anni di tagli, sia da destra ma anche da governi di sinistra. Ora però c’è un piano sanitario regionale adottato il 5 agosto senza discutere con nessuno, con tagli al personale e ai farmaci. Questo significa una cosa sola, non dare servizi pubblici e risposte ai cittadini”.

Molinari ha invece rivendicato un tavolo di confronto “perché un piano sanitario così importante non si può fare senza i sindacati” è anche Molinari: “Siamo pronti e ancora disponibili ad un confronto leale con la Regione”.

Il noto parlamentare umbro Walter Verini in un intervento riportato dall’agenzia Ansa di Perugia ha dichiarato “I sindacati hanno dato voce alle aspettative dei cittadini. In piazza abbiamo ascoltato non solo proteste, ma anche proposte serie e ragionevoli.

La Regione non può continuare così. Deve ascoltare questa piazza e cambiare radicalmente linea ed ha aggiunto “La manifestazione dei sindacati a difesa della sanità pubblica è stata importante, perché ha messo al centro la salute dei cittadini, che deve essere un diritto.Oggi in Umbria questo diritto non è garantito. Questo soprattutto a causa di scelte e di non scelte da parte alla Regione che sono il frutto da un lato di profonda di inadeguatezza di governo e dall’altro di volontà.Ciò vuol dire quotidiano deperimento di ospedali e servizi territoriali; allungamenti a dismisura delle liste d’attesa; chiusura di troppi reparti; mancanza ormai cronica di personale sanitario; tagli di spesa. A guadagnarci è la sanità privata”.