Che i centri storici debbano tornare a svolgere un ruolo centrale è fuori di dubbio. Ma è altrettanto evidente che per intraprendere qualsiasi opera di recupero e di rinascita occorrano sostanziosi interventi economici.
Su dove prendere le risorse, per quanto riguarda Foligno, il presidente di Confcommercio, Aldo Amoni, un’idea ce l’ha e l’ha espressa al quotidiano La Nazione. «Dai dati che ho acquisito – dice – risulta che in sette mesi dall’introduzione dei varchi elettronici in centro sono state elevate multe per un milione e duecentomila euro. Se anche l’amministrazione comunale ne utilizzasse solo la metà per sgravi fiscali per i commerciantti del centro, per esempio, oltre che per incentivare la residenzialità, anche delle giovani coppie, si otterrebbe un grosso risultato a mio avviso. E volendo si potrebbe anche utilizzare una parte di quei soldi per realizzare il progeto di copertura del centro storico che tanto ci sta a cuore come Confcommercio. Un “tetto” trasparente che ci renderebbe unici e farebbe della città un salotto coperto che non esiste altrove. Si potrebbe cominciare da porta Romana, per poi completare l’opera nella zona del quadrivio».
E qui si aggancia l’appello al sindaco di Foligno, Nando Mismetti: «Alla luce degli introiti legati ai varchi elettronici – propone Amoni – chiedo che questo milione e duecentomila euro venga utilizzato almeno in parte per favorire in modo concreto il ritorno dei residenti nel centro storico, di giovani coppie come di anziani e famiglie. La città deve rivivere. E con quei soldi si potrebbe anche cominciare a ridurre le tasse per chi decide di rimanere o sceglie di aprire attività nel centro storico. Non dico che sarebbe la panacea di tutto, ma almeno si darebbe un segnale concreto».
