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Turismo, segnali di ripresa: più presenze al Trasimeno, nell’orvietano e ad Assisi

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Veduta di Assisi
Veduta di Assisi

Soddisfatti gli operatori del comparto che comunque mettono in rilievo alcune criticità che vanno dalla tassazione all’importanza di una efficace comunicazione promozionale

Veduta di Assisi
Veduta di Assisi

di Biagio Tarcisi – Sul fronte Turismo si assiste ad una costante ripresa in Umbria. I risultati conclusivi relativi all’andamento del comparto nell’anno appena terminato “non dovrebbero discostarsi da quelli positivi registrati nel 2016 prima del terremoto, che ha costituito l’anno boom per il settore”.

Lo sottolinea la Regione commentando i numeri forniti nel corso della relazione sulla clausola valutativa del Testo unico sul turismo in seconda Commissione. “Dati – sottolinea Palazzo Donini – non attuali in quanto riferiti all’andamento dei flussi turistici in Umbria nei primi mesi dopo il sisma”.

Riferendosi al quadro 2017, la Regione ha parlato comunque di “una tendenza evidenziata anche da Bankitalia e dai riscontri rilevati dall’Osservatorio regionale sul turismo secondo i quali, già a partire dalla scorsa primavera, si è assistito ad una costante ripresa in Umbria”.

Per il vicepresidente della Giunta regionale, Fabio Paparelli questa performance la si deve soprattutto “allo sforzo sinergico tra operatori turistici ed istituzioni, dopo la crisi generata dal sisma di un anno fa”.
Secondo i rilievi diffusi dalla Regione la contrazione di arrivi dopo il sisma “in alcuni frangenti, è arrivata a sfiorare anche il 50 per cento. “Per questi motivi salutiamo con soddisfazione il primo segno positivo che, su base regionale, è stato registrato a settembre con un +6,1% negli arrivi e +3,4 nelle presenze”.

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