Per contrastare il fenomeno a Molino Silla si sta costruendo un modulo per accogliere i minori e i giovani
La Comunità Incontro, fondata da don Pierino Gelmini, guidata da Giampaolo Nicolasi, ogni giorno fa i conti con giovani devastati dall’uso di sostanze stupefacenti.
La Comunità accoglie 300 ragazzi e ragazze nelle strutture di Molino Silla, Raganella e Foce e ci sono anche parecchi minorenni. Le sostanze più usate sono la cocaina e la cannabis, il cui consumo è diventato «quasi normale».
«A Terni la situazione è drammatica» conferma Nicolasi sulle colonne de Il Messaggero, precisando come l’emergenza locale rispecchi l’andamento nazionale, sia dello spaccio che del consumo.
Ne emerge un quadro in cui le famiglie sono completamente abbandonate a se stesse. Sono costrette a intervenire denunciando i propri figli a carabinieri e polizia nella speranza di poterli salvare dal tunnel della dipendenza.
«Tanti genitori si trovano a veder ammanettare i propri figli in casa dopo averli denunciati. Gli equilibri familiari saltano di fronte alle continue richieste di denaro. Molti genitori vengono picchiati perché i figli sono in preda all’uso di sostanze. Madri e padri – dice Nicolasi – sono costretti a rivolgersi a noi e alle forze dell’ordine perché non riescono a contenere i comportamenti violenti dei ragazzi, che sempre più spesso sviluppano patologie psichiatriche».
Giampaolo Nicolasi non ha dubbi su come intervenire: «Bisogna alzare il livello di guardia, inculcare nei giovani i sani principi della vita e contrastare la cultura dello sballo. Con ogni mezzo».
A Molino Silla si sta costruendo un modulo per accogliere i minori e i giovani. Sarà pronto nel 2024 e potrà ospitare una cinquantina di persone in più rispetto ad oggi.
Intanto gli operatori della Comunità, col progetto Meet Life, continuano a fare prevenzione ogni giorno, nelle scuole e nelle strade delle città.