Rimodulazione della manovra da 90 a 52 milioni di euro
I vertici della Giunta Regionale dell’Umbria e i segretari generali delle principali sigle sindacali regionali hanno partecipato ad un incontro per discutere della manivra finanziaria, All’incontro erano presenti la presidente Stefania Proietti, gli assessori Tommaso Bori e Francesco De Rebotti, insieme ai segretari generali di Cgil, Rita Paggio, Cisl, Angelo Manzotti, e Uil, Maurizio Molinari. Il tema centrale del confronto è stato il buco di bilancio nel sistema sanitario regionale e la manovra finanziaria che dovrà essere adottata entro il 15 aprile 2025.

I segretari generali dei sindacati hanno espresso una forte solidarietà verso la presidente Stefania Proietti, vittima di attacchi sessisti e campagne di odio nei giorni precedenti. “La politica può essere discussa, ma la persona non può essere attaccata”, hanno dichiarato, condannando fermamente gli attacchi violenti. “Tutti devono comprendere che questo è inaccettabile. È pura violenza, non una forma legittima di critica”, hanno aggiunto.
Per quanto riguarda la manovra finanziaria, ci sono diverse novità rispetto al primo incontro, in cui si parlava di una manovra da 90 milioni di euro. Attualmente, il bilancio della manovra è stato ridotto a 52 milioni di euro. Le principali modifiche riguardano le aliquote Irpef e l’introduzione di un’area “no tax” per i redditi fino a 28.000 euro. Questo provvedimento azzera l’aliquota addizionale regionale per chi guadagna tra i 15.000 e i 28.000 euro, favorendo le fasce di reddito più basse. Inoltre, per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro, è prevista una riduzione dell’aliquota, sebbene permangano delle criticità.
Paggio (Cgil) ha sottolineato che la rimodulazione della manovra da 90 a 52 milioni di euro rappresenta un importante passo avanti, soprattutto per le fasce più vulnerabili, che ora non dovranno più pagare l’aliquota addizionale. Tuttavia, rimangono ancora difficoltà per i redditi superiori ai 28.000 euro, e la Cgil ha chiesto una destinazione del fondo “taglia tasse” per sostenere le fasce più deboli.

Uil: perplessità sulla manovra e necessità di Riforme Strutturali
Il sindacato Uil ha espresso una posizione più critica riguardo alla manovra. “Ci saremmo aspettati misure diverse da una giunta di sinistra”, ha dichiarato Molinari (Uil), evidenziando che il debito regionale non giustifica un aumento delle tasse. Inoltre, ha sollecitato l’apertura di un tavolo tecnico permanente per riformare il sistema Umbria e ha ribadito l’urgenza di un Piano Sanitario Regionale, insieme ad una crescita del Pil attraverso lavoro sicuro e ben retribuito.
Cisl: sostenibilità e razionalizzazione della spesa sanitaria

Manzotti (Cisl) ha richiesto un maggiore impegno sulla razionalizzazione della spesa sanitaria, sottolineando che prima di aumentare le imposte è necessario affrontare il nuovo Piano Sanitario Regionale. “Se la riforma sanitaria non porterà i risultati sperati, allora si potrà rivedere la manovra fiscale”, ha affermato. La Cisl ha inoltre lodato la decisione di non aumentare il bollo auto, una richiesta che aveva avanzato in precedenza, considerando che in Umbria molte persone dipendono dall’auto per motivi di lavoro o studio.
Un altro punto saliente dell’incontro è stato l’impegno della Giunta Regionale a confrontarsi con i sindacati riguardo al nuovo Piano Sanitario Regionale, per affrontare le difficoltà strutturali che hanno contribuito al disavanzo. La Giunta ha promesso di lavorare per migliorare i servizi sanitari e garantire una maggiore efficienza nella spesa pubblica.