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Sicurezza urbana, inaugurata la nuova centrale operativa della Polizia locale dedicata ad Antonella Vitali

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Un maxi videowall  e  400 telecamere attive sul comune di Perugia

Abbiamo avuto l’occasione di partecipare all’inaugurazione della nuova centrale operativa della Polizia locale, un presidio all’avanguardia intitolato ad Antonella Vitali, vicecomandante recentemente scomparsa, figura simbolo di competenza e dedizione. Con l’apertura della struttura, entra finalmente in funzione il progetto triennale 2024-2026 per la sicurezza urbana, finanziato dal Ministero dell’Interno con 146 mila euro all’anno, un piano che mira a rafforzare il controllo del territorio e a innovare le modalità operative del Corpo.

Il progetto prevede l’installazione di oltre 400 telecamere distribuite tra centro e periferie e la realizzazione di una sala operativa di ultima generazione dotata di un videowall ad alta risoluzione. Questo sistema consente di monitorare in tempo reale traffico, emergenze, incidenti, prevenire atti vandalici e tutelare il decoro urbano, offrendo un supporto concreto alla sicurezza pubblica e al coordinamento interforze.

Nel 2026 il progetto entrerà nella sua seconda fase, con l’integrazione di strumenti di intelligenza artificiale per analizzare i flussi video e ottimizzare le risorse operative. Parte dei fondi sarà inoltre destinata all’acquisto di nuove apparecchiature per la sala controllo, all’installazione di server dedicati a Pian di Massiano e al potenziamento della rete in fibra ottica.

Alla cerimonia erano presenti la sindaca Vittoria Ferdinandi, l’assessore Andrea Stafisso (smart city e innovazione tecnologica), il direttore generale Roberto Gerardi, il dirigente Gabriele De Micheli, la comandante Nicoletta Caponi, la responsabile della centrale operativa capitano Rosella Giusepponi, il consigliere delegato alla sicurezza Antonio Donato, l’ex sindaco Andrea Romizi e l’ex assessore alla sicurezza Luca Merli, insieme ai rappresentanti delle imprese coinvolte: Verbatel srl, Friuli Radiocomunicazioni e Artel Impianti.

Nel suo discorso, la sindaca Ferdinandi ha voluto sottolineare il valore della continuità istituzionale: “Ringrazio Andrea Romizi e Luca Merli per il lavoro svolto nel promuovere e sostenere questo progetto con il Ministero. Le amministrazioni possono cambiare, ma le istituzioni hanno il dovere di collaborare per il bene comune. Dobbiamo portare avanti ciò che di buono è stato costruito.”

Rivolta poi al Corpo di Polizia locale, ha ricordato l’impegno delle donne che ne rappresentano il cuore operativo: “Desidero citare la comandante Caponi, il capitano Giusepponi, il maggiore Lucarelli e il capitano Cesarini. E soprattutto Antonella Vitali, anima di questa squadra. Questa centrale non è solo un presidio tecnologico, ma un simbolo di rigore e umanità, valori che Antonella ha incarnato fino all’ultimo giorno di servizio.”

L’assessore Stafisso ha evidenziato come l’inaugurazione rappresenti “un passo decisivo verso un nuovo modello di sicurezza urbana, dove innovazione e tecnologia diventano strumenti di prevenzione e non soltanto di intervento”. “L’obiettivo – ha aggiunto – è rendere le azioni della Polizia locale più rapide, efficaci e mirate. Questo progetto si integra con il piano di potenziamento della videosorveglianza, che ha già visto il Comune investire 250 mila euro per sostituire le vecchie telecamere e installarne di nuove.”

Durante la cerimonia, la comandante Caponi ha ricordato l’eredità professionale e umana di Antonella Vitali, definendola una donna di equilibrio e competenza che ha contribuito a costruire il volto moderno del Corpo. Il dirigente De Micheli ha parlato di un “salto di qualità nella gestione digitale del territorio”, grazie alla futura integrazione con il gemello digitale del Comune e all’uso predittivo dell’intelligenza artificiale. Il consigliere Donato, infine, ha rimarcato la necessità di garantire la continuità del progetto “nel segno della memoria di Antonella, esempio di dedizione e servizio alla città.”

La giornata si è conclusa con un momento di raccoglimento davanti alla targa commemorativa, suggellando un impegno condiviso: fare della tecnologia uno strumento al servizio della sicurezza, della legalità e della comunità.