La presidente Proietti convoca i vertici delle 4 aziende sanitarie umbre per la verifica dei conti 2024
A seguito dell’incontro dell’incontro avvenuto con la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, la presidente Proietti ritiene che il fondo sanitario, non è pienamente rispondente alle esigenze della sanità di territorio e dei presidi ospedalieri. I due leader hanno affrontato la situazione umbra che, ad avviso di Stefania Proietti, partendo dalla sanità territoriale, indispensabile soprattutto nelle numerose aree interne e montane, deve avere i finanziamenti necessari per un modello di sanità proattivo e di prossimità, che risponda alle necessità crescenti di una popolazione con un importante indice di invecchiamento e sui bisogni crescenti come quelli relativi alla salute mentale e urgenti come quelli per la salute nelle carceri con l’avvio ormai non rinviabile delle Rems.
Per quest’ultimo aspetto la presidente Proietti ha proposto l’istituzione di un fondo specifico avulso dalla ripartizione complessiva. Secondo i parametri nazionali l’Umbria, essendo tra le ultime regioni d’Italia per popolazione, vede ripartito un esiguo fondo sanitario, ed in merito al disavanzo del bilancio sanitario del 2023, per cui il dato positivo di oltre 1 milione è dato sostanzialmente dalla scelta legittima di colmare il disavanzo certificato con altri fondi di bilancio, ovvero impiegando altre risorse rispetto al fondo, indipendentemente dai risultati di salute.

Per fare il punto economico del settore la neo governatrice ha chiesto agli uffici preposti di acquisire tutti i dati dei bilanci delle aziende del 2024. La Presidente ha confermato di aver recentemente convocato i vertici delle quattro aziende sanitarie umbre per fare il punto dello stato finanziario ed operativo e programmare le attività future per affrontare il nuovo anno.
A preoccupare la neo presidente sono i dati del 2024 che evidenziano, per le quattro aziende ospedaliere, un debito che potrebbe oscillare dai 30 ai 50 milioni. La Regione dell’Umbria deve, in tutti i modi, trovare valide soluzioni di rientro non solo per evitare il commissariamento, ma anche per migliorare decisamente i servizi e gli impieghi economici necessari a garantire il diritto alla salute ai cittadini in tutti gli ospedali dell’Umbria, che necessitano di impiego di personale sanitario specializzato. La sanità è stato il punto di forza dell’azione politica che ha cambiato la natura del governo politico in Umbria, portando alla vittoria il partito di coalizione del centrosinistra.

Il 21 Dicembre scorso, Stefania Proietti, portando il saluto alla Giornata del Medico ha affermato
“E’ la mia prima uscita pubblica da quando ho la delega alla Salute – ha detto la presidente – e ribadisco che la sanità è la priorità della priorità. La mia decisione – ha proseguito – non è una scelta di contrappeso politico, ma la presa in carico di una responsabilità in un settore importante per la vita dei cittadini. Accanto al problema dei fondi che sono sempre meno, e dopo il covid, ci siamo tutti resi conto che quest’ultima esperienza ha rappresentato un discrimine tra la vita dei cittadini e il rispetto del diritto alla salute. Ci impegneremo senza risparmio di energie per far tornare la sanità umbra a un livello di eccellenza, a un modello di efficienza”.
I cittadini dell’Umbria sono in attesa di vedere messi in pratica l’impegno sociale e politico della presidente Proietti, iniziando dalla soluzione urgente di problemi importanti come ad esempio: L’affollamento del pronto soccorso negli ospedali,le lunghe liste di attesa, e soprattutto il dato di fatto che molti pazienti scelgono strutture sanitarie di altre regioni d’Italia per curarsi meglio e più velocemente.