I consiglieri regionali della Lega annunciano un atto urgente dopo il rifiuto dell’offerta Ryanair: “Decisione incomprensibile, l’aeroporto San Francesco rischia di perdere un’occasione storica”
I consiglieri regionali della Lega, Enrico Melasecche e Donatella Tesei, hanno annunciato la presentazione di un atto urgente in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti sull’atteggiamento della Regione Umbria in merito al rifiuto dell’offerta avanzata da Ryanair per l’aeroporto internazionale “San Francesco d’Assisi”.
Secondo i due esponenti leghisti, la scelta dell’attuale Giunta regionale “è un grave errore politico ed economico”, poiché l’offerta del vettore irlandese prevedeva nuovi collegamenti e investimenti per 100 milioni di euro in tre anni, con ricadute occupazionali e turistiche rilevanti. “La Regione – affermano – ha scelto di non cogliere un’opportunità che avrebbe potuto rafforzare la competitività dell’Umbria, nascondendosi dietro motivazioni tecniche e finanziarie marginali”.
Melasecche e Tesei ricordano che la proposta di Ryanair avrebbe comportato l’attivazione di cinque nuove rotte nel 2025 e altre cinque nel 2026, puntando a superare gli 850mila passeggeri annui. “Risultati alla portata – sostengono – grazie al lavoro avviato dalla precedente Giunta di centrodestra, che aveva rilanciato lo scalo dopo anni di difficoltà e disattenzione”.
I consiglieri criticano anche il mancato versamento delle quote SASE da parte del Comune di Assisi, “un problema mai risolto nonostante i richiami della Corte dei Conti”. Una situazione, dicono, “che oggi penalizza ancora la crescita dell’aeroporto e la credibilità della Regione nei confronti dei partner internazionali”.
La Lega chiede ora che la presidente della Regione e l’assessore competente riferiscano in Aula, impegnandosi concretamente per garantire il futuro dello scalo e per portare avanti il piano di ampliamento già finanziato. L’obiettivo – spiegano Melasecche e Tesei – è quello di raggiungere il traguardo del milione di passeggeri entro il 2027.
“Ryanair – concludono – ha già annunciato una nuova proposta per il 2026. Non possiamo permetterci di restare fermi. Ogni esitazione significa perdere investimenti, rotte e posti di lavoro. È il momento di agire per difendere il ruolo strategico dell’aeroporto San Francesco e dell’Umbria nel panorama nazionale”.














