Nella Regione ha votato il 68,8%, dieci punti in meno rispetto al 2018, il Pd è al 22%, il movimento 5 Stelle al 14%, lega all’8%. I dati non sono definitivi
Giorgia Meloni ha vinto le elezioni politiche e nel rispetto degli accordi sarà la prima premier donna (Presidente del Consiglio).
Dopo una notte ricca di sorprese ci avviciniamo alla chiusura definitiva ( alle 06,57 del 26 settembre si registra una Affluenza del 63,91% calcolata in 56.91 Sezioni su 60.399 ).
Il centro destra ha stravinto in quasi tutte le regioni d’Italia e dunque, in base ai dati del Viminale, alla Camera è in testa la coalizione di centrodestra con il 44,31% mentre quella di centrosinistra è al 26,41%. Il Movimento 5 Stelle è al 14,93%, il terzo polo al 7,74%. Italexit è all’1,92%, Unione Popolare all’1,41%.
Grande la soddisfazione di FI e del leaader Silvio Berlusconi che risulta essere il premier del partito che si è speso moltissimo sui media e sui social ed è a tutti gli effetti l’alleato di rifermento del centrodestra, un risultato importante per Berlusconi anche in chiave di Governo.
Brutta sorpresa a Napoli per Luigi Di Maio, dove Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, non è stato rieletto.
In Umbria Successo storico di FdI con il 30%. Il Pd al 22% e M5S al 14%, la Lega sotto l’8%. La destra è il primo partito assoluto in Umbria.
Nella nostra Regione gli eletti, dopo il taglio del numero dei parlamentari, saranno 9 e non più 16: nei tre collegi uninominali sono stati confermati Franco Zaffini (FdI, Senato), Virginio Caparvi (Lega, Camera Umbria 2) e Raffaele Nevi (Fi, Camera Umbria 1). Emanuele Prisco alla Camera e possibilmente l’ex ministro del Berlusconi Antonio Guidi, possibile ingresso anche per Marco Squarta e la ternana Eleonora Pace , candidata in Campania. Per la Sinistra riconfermati Water Verini e la Ascani (entro la mattina forniremo tutti i dati in dettaglio a completamento totale dei seggi.)
La Meloni, Conte, Calenda e Renzi sono i veri vincitori di questa campagna elettorale.
L’intervento di Giorgia Meloni delle 2:30
“Sono rammaricata per i dati su astensionismo. La sfida ora è tornare a far credere nelle istituzioni, troppi italiani ancora scelgono di non fidarsi. Bisogna ricostruire il rapporto tra stato e cittadini, che non sono sudditi”, ha aggiunto Meloni. Ha sottolineato “Non siamo a un punto di arrivo ma di partenza: da domani dobbiamo dimostrare il nostro valore” “Questo è il tempo della responsabilità, il tempo in cui se si vuole far parte della storia si deve capire quale responsabilità abbiamo verso decine di milioni di persone perché l’Italia ha scelto noi e non la tradiremo come non l’abbiamo mai tradita”. La leader di Fdi, ha poi precisato che “se saremo chiamati a governare la nazione lo faremo per tutti, per unire un popolo esaltando ciò che unisce piuttosto che ciò che divide”.
A chiusura definitiva dei seggi pubblicheremo i dati completi dei singoli posizionamenti dei partiti e delle coalizioni.
