A Palazzo Donini confronto tra Regione, Parlamento e delegazione Apla. Proietti: “Serve il riconoscimento dello Stato di Palestina, unica via per due popoli e due Stati”
L’Umbria si conferma regione sensibile ai temi della pace e del dialogo internazionale, dando spazio al confronto con i rappresentanti dei territori più colpiti dal conflitto. La scelta di legare simboli e azioni concrete mette in evidenza come le istituzioni locali possano esercitare un ruolo di pressione e di sensibilizzazione anche su questioni globali.
A Palazzo Donini si è svolto un incontro istituzionale di alto profilo tra la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, la presidente dell’Assemblea legislativa Sarah Bistocchi, gli assessori Fabio Barcaioli e Thomas De Luca, e una delegazione di sindaci della Cisgiordania guidata da Abd Al-Kareem Zubaidi, presidente dell’Unione dei Comuni Palestinesi (Apla) e sindaco di Salfit.
L’iniziativa, promossa da “Felcos Umbria” nell’ambito del progetto “Land – Autorità locali in rete per lo sviluppo sostenibile”, ha visto la partecipazione anche di parlamentari, consiglieri regionali e rappresentanti del mondo accademico. Al centro del dialogo, temi cruciali come i corridoi umanitari, il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina e nuove forme di cooperazione a sostegno delle comunità locali.
“La Regione Umbria – ha sottolineato la presidente Proietti – è al fianco della società civile che si mobilita per fermare il genocidio e portare aiuti concreti. Continueremo a chiedere al Governo italiano il riconoscimento dello Stato di Palestina, per non spegnere la speranza di due popoli in due Stati, fondamento delle Nazioni Unite”.
Sulla stessa linea l’assessore alla Pace Fabio Barcaioli, che ha condannato con fermezza l’attacco avvenuto a Gerusalemme: “Ogni violenza genera altra violenza. Servono gesti simbolici e concreti per la pace”. Barcaioli ha ricordato il dialogo avviato con la ministra degli Esteri palestinese e la richiesta alla FIGC di sospendere la partita Israele–Italia come segni di attenzione politica e civile.
Il presidente di Apla, Abd Al-Kareem Zubaidi, ha espresso riconoscenza per l’accoglienza ricevuta e l’urgenza di una soluzione politica: “Siamo un popolo forte e qui ci sentiamo accolti tra amici, in un clima positivo e costruttivo”.
