Una giornata di festa, emozioni e bilanci al Residence “Daniele Chianelli” con le testimonianze dei pazienti e il plauso delle istituzioni
Cinquecento volontari, un’intera comunità riunita, un messaggio potente: la solidarietà, quella vera, continua a fare la differenza. È lo spirito che ha animato la Giornata del Ringraziamento al Residence “Daniele Chianelli”, evento simbolo dell’impegno del Comitato che da 35 anni si prende cura di bambini, adolescenti e adulti affetti da gravi patologie oncoematologiche.
L’appuntamento, partecipato anche dalla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e dal presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti, è stato occasione per celebrare una storia fatta di numeri importanti, ma soprattutto di storie, relazioni e cura.


Un anno speciale: il Residence cresce
Il 2024 ha segnato un passaggio cruciale per il Comitato, con l’inaugurazione della nuova ala del Residence “Daniele Chianelli”, oggi dotato di 50 appartamenti. Un investimento da quasi 5 milioni di euro che ha ampliato la capacità di accoglienza: quasi 4.000 persone ospitate dal 2006 a oggi. Un risultato che si aggiunge agli oltre 12 milioni di euro complessivamente destinati a ricerca scientifica, borse di studio e strumentazioni per l’Ematologia e l’Oncoematologia pediatrica.
“Sono orgoglioso del cammino compiuto – ha detto il presidente Franco Chianelli – e lo sono ancor più nel vedere quanto i nostri medici siano riconosciuti a livello internazionale. I volontari sono parte integrante di questi successi”.
Ricerca, assistenza e dignità: i pilastri del progetto
Nel corso del convegno scientifico, moderato dalla professoressa Maria Paola Martelli, sono stati illustrati gli avanzamenti raggiunti nei diversi ambiti: dalla terapia genica ai trapianti, dalle cure palliative pediatriche al supporto psico-oncologico. Tutti interventi che dimostrano quanto sia centrale un approccio integrato e multidisciplinare, oggi rafforzato anche dall’avvio del servizio di assistenza domiciliare per i piccoli pazienti.
Un’équipe specializzata composta da psicologi, terapisti, medici e operatori raggiunge infatti le famiglie a casa, evitando viaggi faticosi e garantendo cure adeguate anche fuori dall’ospedale. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Chianelli – è estendere il servizio anche agli adulti, perché la malattia non isola solo il paziente, ma l’intero nucleo familiare”.
Storie che commuovono, come quella di Maria
A scandire i momenti più intensi dell’evento, le parole di chi ha vissuto in prima persona il valore dell’accoglienza e dell’umanità trovate al Residence. Emozionante la testimonianza di Maria, 98 anni, nonna di Daniele Chianelli, e ancora oggi instancabile volontaria. A lei, simbolicamente, la prima delle pergamene consegnate a tutti i volontari presenti, e che verranno spedite anche ai sostenitori lontani.

Una comunità che suona all’unisono
La giornata si è conclusa in musica, con il pranzo cucinato dai volontari e dagli amici del Carnevale di San Sisto e i concerti del gruppo musicale dei pazienti, coordinato dal musicoterapeuta Lorenzo Capolsini, e della Banda musicale di Giano dell’Umbria.
“Quello che fate – ha dichiarato la presidente Proietti – va oltre la cura medica: è un modello di umanità, un esempio di come dovrebbe essere la sanità pubblica, fondata sull’alleanza tra cittadini e istituzioni. L’Umbria è orgogliosa di voi”.
Una festa, sì. Ma anche una dichiarazione d’intenti: finché ci sarà bisogno, il Comitato Chianelli continuerà ad esserci.