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I commercialisti di Perugia discutono con altri professionisti del nuovo codice della crisi d’impresa

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Enrico Guarducci

Importante incontro formativo a Foligno con relatori eccellenti a cui hanno partecipato anche gli avvocati

I relatori dell’incontro

Un momento di confronto tra professionisti, dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi di Impresa, per analizzare l’attuale quadro normativo e ragionare di percorsi condivisi nell’affiancare le imprese. È quello che ha organizzato a Foligno venerdì 23 settembre l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Perugia e che ha visto la partecipazione dell’Odcec di Terni e degli Ordini degli avvocati di Perugia, Spoleto e Terni. ‘Il Codice della crisi e dell’insolvenza novità e questioni controverse’ è il titolo dell’incontro aperto dal presidente dell’Ordine dei commercialisti di Perugia Enrico Guarducci.
Enrico Guarducci

Enrico Guarducci

A portare i saluti ai tanti presenti all’evento formativo anche il presidente del Tribunale civile di Perugia Mariella Roberti, il segretario dell’Odcec di Terni Stefano Stellati e i presidenti degli Ordini degli avvocati di Spoleto e Terni rispettivamente Maria Letizia Angelini Paroli e Marco Franceschini. Prestigiosi gli interventi che si sono succeduti nel convegno i cui lavori sono stati coordinati dal professor Antonio Caiafa, docente di Diritto delle procedure concorsuali alla Libera Università Mediterranea ‘Giuseppe Degennaro’ di Bari e consigliere dell’Ordine avvocati di Roma. Con lui al tavolo c’erano Luciano Panzani, presidente emerito della Corte di Appello di Roma che ha relazionato sugli assetti organizzativi e le responsabilità gestorie; Giulio Confortini, avvocato dottore di ricerca in Diritto dell’impresa all’Università commerciale Luigi Bocconi, che ha illustrato il ruolo degli organi di controllo; e Francesca Romana Capezzuto, avvocato componente della Commissione Crisi e dell’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento forense di Roma, il cui intervento si è concentrato sulla tempestiva rilevazione della crisi nel concordato minore.

Tante le novità introdotte dal Codice della Crisi d’impresa tra cui l’abolizione del termine fallimento a favore di liquidazione giudiziale, una nuova definizione di crisi e l’introduzione di una disciplina analitica che l’imprenditore deve utilizzare per rilevare le avvisaglie di crisi. “Stiamo vivendo un periodo storico particolarmente complicato – ha commentato il presidente Guarducci – con le sue emergenze sociali, economiche e finanziarie dettate dai cambiamenti in atto. Il questo momento le imprese e gli imprenditori devono saper gestire le criticità e come Ordine dei dottori commercialisti di Perugia sentiamo la responsabilità di assisterli. Riteniamo che per superare momenti di difficoltà dobbiamo fare sistema tra professionisti per far sì che il valore che viene generato nelle imprese non venga disperso e con le istituzioni per far crescere la formazione di cui tutti abbiamo bisogno. Il nostro obiettivo è anche portare questo approccio nelle imprese, attraverso le associazioni di categoria, per trasferire il concetto che l’imprenditore deve poter guardare avanti, intercettare le criticità che potrebbero portare all’insolvenza e affrontarle”. La presidente Roberti ha sottolineato come sia stato importante partecipare all’incontro perché quella del Codice della Crisi d’impresa è una delle riforme epocali che traccia un rapporto molto stretto tra mondo giudiziario ed extragiudiziario e come sia necessaria una collaborazione tra gli operatori e i professionisti che intervengono sulle difficoltà dell’imprenditoria. “Ci confrontiamo tra professionisti – ha commentato Caiafa – ma dovremmo farlo anche con gli imprenditori, dovremmo educare l’imprenditore che è il primo a sapere di trovarsi in una situazione di crisi e che non sempre si rivolge per tempo al professionista. Il Codice della Crisi d’impresa presenta delle notevoli novità, ci sono istituti nuovi come strumenti di regolazione della crisi e ci sono anche delle questioni già controverse di difficile interpretazione. Le norme sono tante, il legislatore ha cercato di fare il meglio, però le leggi vanno interpretate. Lo scopo di questo incontro è permettere ai professionisti di raggiungere quel livello di professionalità e specializzazione in una materia che non può essere affidata a chi non ha una competenza specifica”.

IMMAGINI E INTERVISTA → https://we.tl/t-XreE2mVdgN