In una intervista al Tg3 Rai dell’Umbria si dice pronta a “promuovere un’iniziativa analoga anche nella nostra regione”
Laura Santi, la cinquantenne perugina affetta da una forma progressiva di sclerosi multipla, che nel novembre scorso ha avuto il via libera dalla Commissione medica a poter accedere al suicidio assistito, in una intervista al Tg3 Rai dell’Umbria ha commentato la legge sul fine vita approvata dalla Regione Toscana, prima in Italia a farlo.
“Con questa legge, in soli 20 giorni avrei avuto una commissione medica per valutare le mie condizioni – spiega – e sicuramente avrei evitato due anni e mezzo di sofferenza mentre la malattia avanzava. Per un malato vicino a una scelta definitiva, questi tempi sono inaccettabili”.
La legge, basata sulla proposta di iniziativa popolare “Liberi subito” promossa dall’Associazione Luca Coscioni, stabilisce procedure e tempistiche precise per l’accesso al suicidio assistito. La procedura di verifica deve concludersi entro 20 giorni dalla presentazione dell’istanza da parte del richiedente. In caso di esito positivo, entro 10 giorni vengono definite le modalità di attuazione del suicidio assistito, e nei successivi 7 giorni l’azienda sanitaria locale fornisce il supporto necessario per l’autosomministrazione del farmaco.
Il diritto ad accedere al fine vita già c’è – aggiunge Laura Santi – c’è una sentenza della Corte Costituzionale del 2019 che lo regola, ma manca di tempi e modalità certe e di esecutività, io sto ancora aspettando che vengano completate le procedure per il farmaco e l’autosomministrazione”.
In attesa che il Parlamento legiferi in materia, saranno le singole Regioni a prendere l’iniziativa e Laura Santi è intenzionata a promuovere una iniziativa simile anche in Umbria. “Chiunque voglia darmi una mano – dice in chiusura dell’intervista al Tg3 Rai dell’Umbria – può visitare il sito www.liberisubito.it”. A breve verrà dato il via alla raccolta firme.