Home Spoleto Femminicidio di Spoleto, Gianluca Romita agli inquirenti: “Ero esasperato dalle liti”

Femminicidio di Spoleto, Gianluca Romita agli inquirenti: “Ero esasperato dalle liti”

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L’interrogatorio dell’uomo che ha confessato l’omicidio della moglie Laura Papadia

La città di Spoleto è stata sconvolta da un dramma familiare che si è consumato tra le mura domestiche. Gianluca Romita, 47 anni, ha ammesso di aver ucciso la moglie Laura Papadia, 36 anni, strangolandola nella loro abitazione dopo l’ennesimo litigio. L’uomo è stato fermato mentre minacciava di gettarsi dal Ponte delle Torri ed è ora detenuto con l’accusa di omicidio volontario aggravato.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, in un articolo a firma di Giovanni Camirri e Egle Priolo, nelle ore successive al fermo, Romita è stato sottoposto a un lungo interrogatorio durante il quale ha ricostruito la sua versione dei fatti. “Non ce la facevo più, ero esasperato”, ha ripetuto più volte agli inquirenti, raccontando come i continui litigi con la moglie avessero minato il suo equilibrio psicologico. Ha spiegato che la loro relazione era diventata insostenibile e che negli ultimi mesi la situazione era degenerata in una spirale di tensioni e recriminazioni reciproche.

Secondo quanto riferito dagli investigatori, Romita ha confessato senza reticenze, dichiarandosi subito responsabile dell’omicidio. “Non volevo farlo, è successo tutto in un momento di rabbia”, ha detto davanti al magistrato, aggiungendo di aver perso il controllo dopo l’ennesima discussione accesa. L’uomo ha poi raccontato di aver compreso la gravità del suo gesto quasi subito, tanto da aver contattato prima l’ex moglie e poi i carabinieri, manifestando l’intenzione di togliersi la vita.

Durante l’interrogatorio, gli inquirenti hanno cercato di approfondire la dinamica dell’omicidio e di comprendere se vi fossero stati segnali premonitori di una possibile escalation della violenza. Romita ha ammesso che le tensioni con la moglie erano note da tempo, ma ha negato di aver mai avuto in precedenza comportamenti violenti nei suoi confronti. “Litigavamo spesso, ma non l’avevo mai toccata”, ha assicurato.

Le sue dichiarazioni saranno ora al vaglio della Procura, che dovrà ricostruire con esattezza le dinamiche della tragedia e valutare eventuali aggravanti. Nel frattempo, la comunità di Spoleto resta sotto shock per un evento che ha strappato via una giovane donna e ha segnato irreversibilmente una famiglia.