Protesta nazionale dopo la rottura con Federfarma. In Umbria appuntamento in piazza Italia alle 9.30
Giovedì 6 novembre i farmacisti delle farmacie private umbre si fermeranno per l’intera giornata di lavoro, aderendo allo sciopero nazionale indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. La mobilitazione, che interesserà l’intero territorio italiano, punta a ottenere il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro, scaduto lo scorso agosto.
In Umbria i lavoratori si ritroveranno a Perugia, in piazza Italia, dalle 9.30, per un presidio organizzato davanti alla sede del Consiglio regionale. La protesta segue la rottura del tavolo di trattativa con Federfarma, accusata dai sindacati di non voler riconoscere adeguamenti retributivi e tutele coerenti con l’aumento del costo della vita.
Nei giorni scorsi, a Perugia, sono comparsi striscioni con la scritta “dignità, rispetto, salario” nei pressi della sede regionale di Federfarma. Le sigle sindacali giudicano “insufficiente” la proposta economica dell’associazione, pari a 180 euro lordi, ritenendola inadeguata rispetto all’inflazione e al valore della professione.
Secondo Filcams, Fisascat e Uiltucs, “le farmacie private rappresentano un presidio sanitario e sociale fondamentale” e il rinnovo contrattuale deve garantire “aumenti equi, migliori condizioni di lavoro e riconoscimento della professionalità”.
Lo sciopero rientra in un percorso di mobilitazione nazionale avviato a ottobre e proseguirà con nuove iniziative fino alla riapertura del confronto con Federfarma.














