Home Politica Elezioni del 26 maggio, presentati a Perugia i candidati della Lega

Elezioni del 26 maggio, presentati a Perugia i candidati della Lega

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In un incontro organizzato dall’avvocato Luca Maori

Luca Maori, Antoonio Rinaldi, Luciano Barra Caracciolo, Luca Valigi e Luca Briziarelli
Luca Maori, Antoonio Rinaldi, Luciano Barra Caracciolo, Luca Valigi e Luca Briziarelli

Sala gremita per il convegno organizzato dall’avvocato penalista Luca Maori a sostegno del candidato al Consiglio comunale di Perugia, Luca Valigi e dei candidati al Parlamento Uuropeo, Antonio Rinaldi e Francesca Peppucci.

Al convegno erano presenti il Prof. Luciano Barra Caracciolo, sottosegretario del Governo al Ministero degli Affari Europei, e Valerio Mancini, vicepresidente dell’Assemblea legislativa e coordinatore provinciale della Lega Nord.

L’avvocato Maori, nel presentare Luca Valigi, ha detto che è “un giovane di 31 anni, dinamico, preparato che svolge attività professionale nel campo legale; è un perugino doc da generazioni che conosce molto bene la città anche nelle sue dinamiche sociali a tutti i livelli. Non è un politico di professione ed è la prima volta che si presenta ad una competizione elettorale, ma ha un pregio particolare e non comune a tutti: sa ascoltare, una caratteristica importante in un mondo così dinamico e veloce, dove impera il soggettivismo e si tende con sempre maggior frequenza ad incentrare tutto su se stessi dimenticandosi degli altri”.

“Luca Valigi – ha proseguito – è una persona ben integrata nella comunità locale, che vive e lavora per essa, sia a livello professionale che sociale. La sua elezione a consigliere comunale potrà certamente portare benefici alla città di Perugia perché Luca Valigi si dimostrerà un ottimo trade union tra gli abitanti della città e gli organi esecutivi e cioè la Giunta ed il Sindaco, contribuendo di conseguenza a dar voce alle legittime aspettative della base e parallelamente a supportare il Sindaco Romizi nel proseguire nella sua attività di riforme e di miglioramenti della vita comune dopo anni di inerzia ed immobilismo”.

“Perchè votare Luca Valigi? – ha concluso Luca Maori – la risposta è semplice: è un giovane preparato, con volontà e voglia di fare, ama la sua città ed è al servizio dei cittadini. E’ una persona dalla faccia pulita”.

Luca Valigi ha ringraziato pubblicamente l’avvocato Maori “da cui – ha detto – ho imparato tanto e gli devo molto. La mia candidatura nasce dalla volontà di potere dare un contribuito alla mia città, alla rinnovata candidatura del sindaco di Andrea Romizi e, se verrò eletto, mi impegnerò a garantire maggiore sicurezza alla città di Perugia, il miglioramento delle aree verdi, che sono anche luoghi di spaccio di droga. Un altro aspetto è la creazione di nuove opportunità lavorative che possano valorizzare il tessuto economico perugino, per evitare che tanti giovani al termine degli studi lascino la citta di Perugia, perché costretti ad emigrare in altre città estere o italiane”. Ed ha aggiunto: “Vi chiedo di invitare i vostri amici a votare per far si che riesca ad ottenere un grande numero di consensi e contribuire così al miglioramento della città”.

Luca Maori ha poi presentato la candidata umbra alle Europee, Dott.ssa Francesca Peppucci, la più giovane candidata per la circoscrizione Centro Italia, laureata in Economia Aziendale già capogruppo per la Lega al Comune di Todi.

La candidata ha voluto sottolineare l’opportunità di cambiamento che offrono queste elezioni europee e quanto siano importanti le preferenze alla Lega, che propone un radicale cambiamento in Europa.

In tema di Europa molto interessante è stato l’intervento del candidato Antonio Rinaldi, economista, professore alla “Link University “ e volto noto di importanti talk show politici televisi. “Vado in Europa a difendere il mio Paese – ha affermato Rinaldi – abbiamo delle eccellenze straordinarie e l’Europa si è completamente dimenticata di noi, veniamo mortificati costantemente. Ma con la mia presenza in Parlamento questa cosa non sarà più accettabile, voglio che i nostri cittadini siano orgogliosi di me e di sentirsi italiani”. Questo è uno dei passaggi più significativi del professor Rinaldi che può essere visto integralmente nel video qui sotto.

Critico nei confronti delle scelte del Pd è stato il Consigliere regionale Valerio Mancini, vicepresidente dell’Assemblea Legislativa e coordinatore provinciale della Lega Nord, che ultimamente è stato l’artefice di un serrato confronto all’interno del Consiglio per far valere “il principio cardine del nostro ordinamento democratico e cioè la legalità e la trasparenza”.

A seguire l’intervento del Senatore Luca Briziarelli, già vicesindaco ed assessore di Passignano sul Trasimeno dal 2003 al 2013. All’interno della Lega dal 2015, ha seguito il radicamento e la crescita del partito sul territorio ed ha ricoperto il ruolo di “Responsabile delle aree tematiche”; tra i temi seguiti l’attività di approfondimento e comunicazione relativa ai trasporti, al sociale, al turismo ed al delicato tema dei rifiuti, che ha portato all’istituzione della Commissione d’inchiesta regionale dopo lo scandalo Gesenu ed all’attivazione della Commissione Bicamerale d’inchiesta sugli ecoreati.

Poi ha preso la parola il Prof. Luciano Barra Caracciolo, sottosegretario del Governo al Ministero degli Affari Europei, uno dei massimi esperti di trattati europei e Presidente di sezione del Consiglio di Stato.

Caracciolo ha citato alcuni esempi pratici a testimonianza del fatto che il modello della nostra Costituzione non è compatibile con il modello europeo. A seguito della manovra Amato del 1992, la UE ha iniziato a darci “la responsabilità di tutti i danni del mondo, gli italiani andavano puniti e da allora non si è smesso”.

“Ogni anno – ha affermato Caracciolo – puntualmente in Europa ci dicono che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, che non siamo ‘perfetti’ come altri Paesi della Comunità, che noi italiani siamo i più pelandroni, i più corrotti, quelli che si impegnano di meno, i meno credibili. Alla fine ogni anno vengono imposte le stesse regole, le stesse cose”.

“E questo meccanismo – ha concluso Caracciolo – è sempre invariabilmente legato al fatto di rimanere ancorati o, meglio, legati all’ Europa. Sono 26 anni che tralasciamo i nostri interessi, come può un paese vivere in condizione di crisi permanente sempre sull’orlo della distruzione? […] Ci siamo ritrovati nell’eurozona dopo una sorta di riunione segreta che ci fu alla fine del 1996 e ci dissero che sarebbe stata una cosa maeravigliosa… poi le cose continuavano ad andare sempre peggio e ad oggi nulla è cambiato”.