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Debiti cancellati a una famiglia di cinque persone: «Esdebitazione familiare» mai vista prima in Italia

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Sentenza innovativa a Perugia: cancellati 81mila euro di debiti a una famiglia travolta da sfortune e crisi

Una famiglia di cinque persone, con due genitori e tre figli, ha ottenuto l’annullamento di 81mila euro di debiti grazie a una decisione rivoluzionaria del tribunale di Perugia. La notizia è stata riportata da Il Messaggero in un articolo a firma di Egle Priolo. Il provvedimento applica in modo innovativo l’istituto dell’“esdebitazione dell’incapiente”, estendendolo per la prima volta all’intero nucleo familiare: secondo gli esperti, un caso unico nel nostro Paese.

A firmare la sentenza è stata la giudice Teresa Giardino della terza sezione civile, che ha accolto le richieste presentate dai due genitori riunendole in un’unica procedura. Alla base della decisione, la convinzione che i debiti – accumulati per una serie di sfortune: perdita di lavoro, infortunio invalidante, fallimento della ditta e perfino la casa resa inagibile dal terremoto – avessero origini comuni e che sarebbe stato inutile cancellare le pendenze solo per uno dei due coniugi.

La famiglia, residente nell’Assisano, da tempo era sostenuta dalla Caritas per far fronte a rate di prestiti, bollette e spese quotidiane: con uno stipendio da supplente di circa 1.400 euro per dieci mesi, l’assegno di invalidità di 600 euro per il marito e i 600 euro di assegno unico per i figli, era impossibile pagare rate da oltre 2.600 euro al mese. A peggiorare la situazione, un finanziamento contratto per acquistare un’auto quando entrambi lavoravano e poi diventato insostenibile dopo l’infortunio e la perdita del lavoro.

Determinante, per arrivare alla cancellazione dei debiti – si legge ancora nell’articolo de Il Messaggero -, è stato il lavoro dell’avvocato Francesco Maiorca e di Carlo Orlando, gestore dell’Organismo di composizione della crisi, l’ente terzo incaricato di fare da ponte tra debitori e creditori. Grazie a questa sinergia, la giudice ha potuto certificare che la famiglia non aveva contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi imprevedibili.

Ora i genitori dovranno impegnarsi a comunicare ogni anno la loro situazione economica fino al 2027 e a rimborsare i creditori solo in caso di «sopravvenienze di utilità rilevanti». Intanto, però, mamma, papà e i tre figli possono tornare a vedere un po’ di luce.