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Conti in rosso all’Aeroporto dell’Umbria: lo sconcerto dei sindacati

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Filt Cgil e Uilt: “Passare dagli utili al disavanzo in pochi mesi? Qualcosa non torna. E i lavoratori pagano sempre”

Mentre fioccano i comunicati trionfalistici per il record di passeggeri nel primo trimestre del 2025 e l’avvio della stagione Summer ’25 si annuncia col vento in poppa, a guastare la festa ci pensa una notizia che ha il sapore dell’assurdo: Sase Spa, la società che gestisce l’Aeroporto internazionale dell’Umbria, avrebbe chiuso i conti in rosso. Sì, proprio adesso.

A lanciare l’allarme – con toni durissimi – sono Filt Cgil e Uilt Umbria, che definiscono la situazione “incredibile” e si dicono “fortemente preoccupati” per il destino del San Francesco d’Assisi e per i lavoratori che vi operano. A parlare sono Ciro Zeno e Stefano Cecchetti, segretari generali delle due sigle, che raccontano di aver appreso dell’andamento negativo dei conti “in anteprima e in modo del tutto inusuale” durante un incontro istituzionale tenutosi in Prefettura il 9 aprile.

Ciro Zeno

Secondo i sindacati, i segnali c’erano già: “Avevamo espresso contrarietà alla gara sulla sicurezza interna, che metteva a rischio la tutela delle maestranze. Adesso scopriamo che i nodi stanno venendo al pettine e che l’equilibrio economico è saltato”.

Domande pesanti come macigni: “Com’è possibile che un’infrastruttura che macina record su record finisca improvvisamente in deficit? Chi ha gestito male? E chi tirerà fuori i soldi per coprire i buchi? Ancora una volta si scaricherà tutto sui lavoratori?”.

Il bersaglio, nemmeno troppo velato, è il consiglio di amministrazione “quasi dimissionario” di Sase, accusato di scelte poco lungimiranti e di danni “che rischiano di diventare strutturali”.

In mezzo a un’annata che – almeno sul fronte dei voli – si preannuncia da incorniciare, il contrasto con i conti aziendali suona come una stonatura assordante. Per Filt Cgil e Uilt, la crisi non è più rinviabile: “È ora che la politica e le istituzioni si sveglino. Non si può più far finta di nulla. Questo aeroporto merita chiarezza, non giochi di prestigio”.