Home Cronaca “Concorsopoli”, nel controesame Catiuscia Marini respinge tutte le accuse

“Concorsopoli”, nel controesame Catiuscia Marini respinge tutte le accuse

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L’ex governatrice accusata di avere pilotato assunzioni in sanità, si è sempre detta estranea alle accuse

È ripreso il processo Concorsopoli. In Corte d’appello a Perugia il controesame dell’ex presidente della Regione, Catiuscia Marini, imputata per i presunti concorsi con l’aiutino in sanità.
L’udienza è durata oltre un’ora e mezza, il tempo in cui il suo avvocato Nicola Pepe e a seguire i difensori degli altri imputati (tra cui Francesco Falcinelli, David Brunelli e Francesco Crisi) hanno provato a dimostrare, molto chiaramente, l’insussistenza dell’accusa più grave: l’associazione per delinquere.
Questa la strategia e la linea difensiva del pool di avvocati che si contrappone alla tesi portata avanti dai sostituti procuratori Paolo Abbritti e Mario Formisano, che dall’inizio dell’inchiesta, (2019), ha decapitato la politica targata Pd e la sanità in Umbria.
Marini ha quindi ribadito con forza la sua versione difendendo e sostenendo con forza la correttezza del proprio operato.

Come scrive il Messaggero, rispondendo alle domande dell’avvocato Pepe sui rapporti con l’ex assessore Barberini ha insistito sulla mancanza di un suo interessamento sulla gestione, nonostante un loro rapporto costante visto che «il presidente deve obbligatoriamente avere una grande attenzione sull’attività dell’assessorato nel suo complesso, perché l’unico elemento per cui il presidente di Regione può essere commissariato è in materia sanitaria».
Per quanto riguarda i rapporti con Luca Barberini, Marini li ha definiti «Istituzionali, non personali, come si evince anche dalle poche telefonate oggetto di intercettazione».
Come avvenne la nomina di Emilio Duca alla direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia? «Era già dg a Città di Castello, nel 2013 la giunta regionale lo indicò alla guida della direzione dell’assessorato alla Sanità, poi nel 2016 la nomina… Duca era tra i 7-8 con il curriculum migliore, quasi nessuno aveva la sua esperienza professionale».
E Maurizio Valorosi, le stava antipatico? «Simpatico o antipatico non esiste. I direttori amministrativi e sanitari sono nominati dai dg e non hanno rapporti con la Regione». E il rapporto con Gianpiero Bocci? «Dialettico, politico. A volte anche aspro e serrato: non sempre abbiamo condiviso momenti della vita politica e su molti temi. Non avevamo rapporti personali o di frequentazione». E con Diamante Pacchiarini? «Nessuna relazione anche se lo conosco». E ancora, sa chi è Antonio Tamagnini? «Accompagnava spesso i direttori però per il resto mai avuti rapporti di alcun tipo». E per finire, Rosa Maria Franconi e Maria Cristina Conte? «Se fossero in aula non le identificherei».

E per finire, alla domanda «Chi erano i mariniani?», sollecita il suo legale. «Me lo chiedo anche io. Non esisteva una parte politica organizzata che facesse riferimento a me. Mai avuto una corrente politica. Se avessi avuto una corrente organizzata non ci sarebbero state le mie dimissioni».