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Atti di violenza al carcere di Sabbione

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Agenti del penitenziario feriti

Il carcere di Sabbione è allo stremo a causa del sovraffollamento e delle condizioni in cui carcerati e polizia penitenziaria sono costretti a vivere quotidianamente:la struttura detentiva dovrebbe ospitare non oltre le 400 persone invece sono più di 500.

Sono stati molteplici in questo ultimo anno i casi di aggressione nei confronti di agenti di polizia penitenziaria intervenuti per sedare gli animi e le liti interne dei detenuti e, spesso vengono feriti per fare il loro dovee. L’ultimo caso si è verificato ieri quando una furibonda lite tra un gruppo di detenuti è scoppiata sulle scale che conducono all’infermeria del penitenziario. Gli agenti, accorsi prontamente per sedare il conflitto, sono stati aggrediti, uno di questi è finito in ospedale, fortunatamente con lievi ferite.

Fabrizio Bonino, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per l’Umbria, ha espresso solidarietà al collega ferito ed ha denunciato le gravi condizioni di lavoro nel carcere di Sabbione, rimarcando ancora una volta alle istituzioni politiche l’esigenza di garantire maggiore sicurezza agli agenti e colmare la carenza di personale.

Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria ha evidenziato il crescente malcontento tra gli agenti, sottoposti a ritmi di lavoro estenuanti, con una carenza cronica di personale ed ha dichiarato “Il lavoro in carcere è un lavoro oscuro,” richiamando l’attenzione sul fatto che episodi – come quello di oggi – non ricevono la stessa visibilità dei casi più eclatanti legati all’arresto di criminali noti. Il segretario ha lanciato un accorato appello a tutte le forze politiche e alle istituzioni locali per collaborare al fine di risolvere questa emergenza ( che non è isolata soltanto al caso Terni ma ad un problema nazionale ), investendo in misure di sicurezza e in interventi per migliorare le condizioni di lavoro degli agenti penitenziari (necessita più personale) con il fine unico di garantire una gestione più efficace e sicura degli istituti penitenziari e tutelare la sicurezza pubblica.