La Guardia di Finanza esegue sequestro di oltre 2,6 milioni di euro
I finanzieri della Compagnia di Città di Castello hanno dato esecuzione ad un “Decreto di sequestro preventivo” per complessivi 2.642.880,74 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, presso il Tribunale di Perugia, nei confronti di un avvocato tifernate, indagato per Appropriazione indebita, Auto-riciclaggio e Dichiarazione infedele.
Il provvedimento trae origine da un’attività di verifica fiscale, ancora in corso, svolta nei confronti del professionista, che ha consentito di acquisire numerosi fascicoli relativi a pratiche di richieste di risarcimento avanzate alle compagnie assicurative, per gli anni dal 2017 al 2022.
Su incarico dei clienti, il professionista si occupava anche della gestione del contenzioso stragiudiziale e fungeva da mediatore e referente con le assicurazioni, al fine di ottenere la liquidazione transattiva dei danni. Una volta incassati gli indennizzi, però, versava ai clienti solo una quota parte dell’importo risarcito, in alcuni casi esigua rispetto al totale e, senza il loro consenso, tratteneva la differenza sul proprio conto corrente.
Dette somme sono state, poi, utilizzate per l’acquisto di polizze assicurative ovvero sono state trasferite alla coniuge, attualmente indagata per il reato di “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita” per il successivo investimento in ulteriori prodotti finanziari.
Fondamentali per l’inchiesta della Procura di Perugia sono state le querele sporte da alcuni clienti, parti offese dal reato di appropriazione indebita, che hanno consentito di ottenere precisi riscontri sulla condotta illecita dell’avvocato tifernate.