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Welfare: assessore Coletto, “Regione Umbria fa scuola in campo d’innovazione sociale”

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Luca Coletto
Luca Coletto

L’Umbria in tema di innovazione sociale fa “scuola” sperimentando un metodo di valutazione di impatto dei progetti e delle azioni di welfare territoriale: tutto ciò accade alla Scuola di innovazione sociale attivata dalla Regione Umbria con la collaborazione della Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra dove circa 230 enti del Terzo settore sono stati coinvolti in un’azione finalizzata a valutare l’impatto dei progetti attivati attraverso l’utilizzo di un interfondo FSE-FESR di 10 milioni di euro finanziato per la rigenerazione dei servizi pubblici locali.

Per sviluppare lo studio – che si è concluso da poco – si è rivelata fondamentale la sinergia tra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata- Spin Off di Ricerca Open Impact.

“La Regione Umbria – spiega l’assessore regionale al Welfare, Luca Coletto – si è fatta promotrice di una scuola che vuole essere un ‘luogo’ di crescita culturale e sociale. In pratica una sorta di laboratorio utile a qualificare le competenze del territorio e grazie al quale la Regione Umbria potrà avviare una fase di programmazione basata su un set di conoscenze dettagliato, visto che la valutazione d’impatto rappresenta una sorta di lente di ingrandimento per far luce sull’effetto che produce sul territorio umbro ogni singola organizzazione dell’economia sociale”.

“L’obiettivo della valutazione – aggiunge l’assessore – non è creare competizione tra organizzazioni, ma fare in modo che si possa stimare anche nell’economia sociale la validità degli interventi nel generare un cambiamento. In pratica – precisa Coletto – si vuol far sì che l’allocazione delle risorse pubbliche sia sempre di più frutto di scelte consapevoli e che queste siano investite in iniziative realmente utili per la comunità”.

La scuola, che ripartirà a settembre, ha realizzato, 3 diverse azioni: oltre all’attività di valutazione d’impatto, con il Politecnico e il Polimi Laboratorio di service design di Milano è stata portata avanti l’azione di ridefinizione e riqualificazione dei servizi pubblici in modo da renderli maggiormente rispondente alle domande e ai bisogni del cittadino, mentre l’altra attività della scuola era centrata sull’accompagnamento del processo di gestione innovativa dei servizi.