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Storie ordinarie di mobbing negli uffici pubblici umbri

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Se non la pensi come i ‘padroni’ politici di turno sei la prossima vittima

mobbingdi Michele Natoli – Il primo lavoro dei politici umbri è quello di cercare voti e consensi per essere riconfermati alle elezioni successive ed aiutare la propria parte politica, una sorta di fabbrica del consenso. Da qui le assunzioni per i propri sodali, gli ‘aiutini’ a cooperative più o meno fittizie per i quali è stato arrestato il sindaco di Terni (non si capisce perchè solo lui dal momento che così fan tutti).

L’altra faccia speculare della medaglia è la pratica sempre più diffusa del mobbing: chi non la pensa come gli amministratori pubblici al potere, se non si ‘adegua’, viene mobbizzato, emarginato ed angariato in tutti i modi con danni sia economici che psichici come testimonia l’aumento di processi per questo reato. Stupisce che Regione ed Usl umbre, da sempre gestite dalla stessa parte politica, abbiano attivato osservatori sul mobbing quando spesso sono proprio loro dirigenti e funzionari ad attuarlo. Ma vediamo questo fenomeno e come è possibile combatterlo.

Lo sportello Antimobbing dell’Adoc fa sapere che c’è un aumento preoccupante delle persone che reputano di esser vittime di mobbing.

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