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Sanzioni ai clienti delle prostitute, ma è solo un altro modo di fare cassa

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A Perugia dal 2010 si rinnovano le ordinanze dei sindaci per contrastare il mercato del sesso in strada, con l’unico effetto di incamerare soldi e vedere il fenomeno dilagare

prostituzione_clientiDi Francesco Castellini – A Perugia avvicinare una prostituta per strada non è più una passeggiata di piacere. Ci si accosta con l’auto alla lucciola di turno, si concorda il prezzo per la prestazione, si accende il motore per andare ad appartarsi, magari già tutti scossi da sussulti ormonali, quando ci si ritrova circondati da un nucleo di zelanti agenti della Polizia municipale.

Allora l’agognata avventura si traduce in una figura barbina, di cui vergognarsi per tutta la vita, ed anche in un “prelievo” di quelli salati: si viene salassati di 450 euro per mettere tutto a tacere, e il malcapitato punta solo a saldare in fretta la multa e fa di tutto per chiudere questa brutta faccenda che altrimenti rischierebbe di trascinarsi dietro infiniti risvolti imbarazzanti. Concilia e non vede l’ora di andarsene via, mesto mesto, deluso, frustrato, con la coda fra le gambe. Assicurando che da quelle parti non ci passerà più neanche per sbaglio.

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