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Regione, audizione su conseguenze economiche del coronavirus sui trasporti

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Se ne è parlato in Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria

Palazzo Cesaroni

La Seconda commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Valerio Mancini, ha svolto una audizione a Palazzo Cesaroni sulle conseguenze economiche del Coronavirus sul trasporto pubblico locale non di linea, sugli autobus turistici e sul trasporto privato scolastico. Previsto un nuovo incontro sul tema, all’inizio di agosto, con Ufficio scolastico regionale e Anci, assenti alla seduta di ieri.

PRESENTI all’incontro i rappresentanti delle categorie coinvolte, dai tassisti agli imprenditori che gestiscono bus turistici, autonoleggi con conducente e trasporto scolastico: Andrea Cappella (Uri Taxi Umbria), Alberto Antoniacci (Federazione autonoleggio con conducente), Enrico Ceccarelli (Consorzio artigiano di mobilità), Marina Gasparri (Cna), Guido Gioia (Anav). Ai lavori ha partecipato anche l’assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche.

IL CONTESTO. Gli operatori privati dei trasporti hanno tratteggiato una situazione di grande sofferenza economica legata prima all’emergenza Covid e poi alle sue conseguenze. Dalla fase acuta della Pandemia ad oggi il trasporto turistico e scolastico è rimasto fermo, con una contrazione di servizi e fatturato stimata tra l’80 e il 95 percento. Le misure compensative previste dal Governo, che non tutti peraltro avrebbero ricevuto, sono state valutate insufficienti a fronte di una situazione di stallo che potrebbe protrarsi fino alla primavera del 2021 o addirittura oltre. La ripresa del turismo così come quella delle gite scolastiche non avrebbe un orizzonte certo, visto il rischio di una recrudescenza dei contagi. Gli imprenditori si troverebbero dunque a sostenere le normali spese (a cui si aggiungono quelle per adeguare i mezzi alle disposizioni sanitarie anti Covid) senza avere incassi; spese incomprimibili a meno di non licenziare autisti e vendere mezzi, una scelta che però li porrebbe nelle condizioni di non poter riprendere l’attività una volta superata l’emergenza. Situazione particolare quella del trasporto privato scolastico, che dovrà adeguare i propri mezzi alle indicazioni normative anti Covid senza che vi sia certezza sulle modalità di ripresa delle lezioni e quindi di gestione del servizio.

LE RICHIESTE. “Un sistema di ammortizzatori sociali per traghettare il settore fuori da una crisi senza precedenti” – Le imprese del trasporto privato, attraverso le rispettive organizzazioni nazionali di categoria, riferiscono di aver manifestato al Governo la situazione di grave crisi in cui si trovano, senza avere però ottenuto risposte valide per il lungo periodo da affrontare in assenza di servizi da effettuare. Il contributo da 600 euro avrebbe coperto solo due mensilità a fronte del prolungato fermo dell’attività. Viene ritenuto necessario un intervento diretto della Regione, sulla scia di quanto avvenuto in Piemonte, Friuli, Lazio, Abruzzo, Puglia, Marche e Campania, con un contributo a fondo perduto legato, anche, al numero dei mezzi posseduti e ai contratti di lavoro in essere. Sarebbe da valutare anche l’inserimento del trasporto scolastico nel bando per il trasporto pubblico regionale e la possibilità di affidare a privati il servizio di trasporto per le zone marginali e con una domanda sporadica.

L’ASSESSORE MELASECCHE ha concluso l’incontro evidenziando le difficoltà che la Giunta regionale sta affrontando per fare fronte alla situazione del trasporto pubblico lasciata dalla precedente Amministrazione e per dare attuazione alla nuova Agenzia regionale per il trasporto pubblico locale, migliorando il contesto in cui gli imprenditori privati si trovano ad operare. Ha inoltre annunciato che oggi verrà tentata una transazione relativa a “24milioni di euro di debiti con le aziende di trasporto lasciati dalla Giunta Marini. Per la prima volta abbiamo pagato in anticipo 8milioni di euro per il trasporto su gomma , che invece in passato arrivavano con forte ritardo. Il 5 agosto l’assemblea dei soci di Umbria mobilità si riunirà per approvare il piano di ristrutturazione del debito. Il documento conseguente servirà per stipulare con le banche un accordo, atteso da 8 anni, che garantirà alla nuova Agenzia regionale per il trasporto pubblico di poter diventare operativa e di non vedere ‘aggredito’ il fondo per i trasporti che gli verrà trasferito.