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Raffaele Cantone si è insediato alla Procura della Repubblica

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Raffaele Cantone

L’ex presidente dell’Autorità anticorruzione in tribunale per la cerimonia ufficiale

Raffaele Cantone

Raffaele Cantone, nuovo procuratore capo di Perugia, questa mattina ha varcato l’ingresso degli uffici della procura e poi ha giurato davanti al presidente del tribunale, Mariella Roberti. La cerimonia ufficiale di insediamento nella stanza della presidente, al tribunale Civile.
L’ ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione è arrivato intorno alle 11 alle undici nella sede del tribunale per la cerimonia di insediamento e prima di entrare ha fatto una breve dichiarazione al giornalista: “Ci tenevo solo a dire che sono particolarmente onorato di questa occasione che mi ha dato il Consiglio Superiore della Magistratura, Ci metterò tutto l’impegno e l’energia nei prossimi quattro anni”.
Cantone, nel pomeriggio incontrerà i sostituti procuratori e il personale amministrativo che lavora in via Fiorenzo Di Lorenzo.

Cantone, attualmente è in servizio presso il Massimario della Cassazione che non ha creato alcun problema per il trasferimento anticipato a Perugia.
L’ex presidente di Anac è stato eletto a scorsa settimana dal plenum del Csm
Cantone, che a Perugia prende il posto di Luigi De Ficchy in pensione da giugno dello scorso anno, aveva avuto 12 voti, prevalendo sull’altro candidato proposto dalla commissione, il procuratore aggiunto di Salerno Luca Masini, che ne aveva avuti 8. Per Cantone hanno votato tutti i consiglieri laici e i togati di Area, mentre per Masini i gruppi di Magistratura indipendente e di Autonomia&Indipendenza. Si erano invece astenuti i tre togati di Unicost e il primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Mammone. In magistratura dal 1991, Cantone è stato sostituto alla Procura presso la Pretura di Napoli, assegnato alla sezione che si occupava di criminalità comune.Raffaele Cantone è il nuovo procuratore capo di Perugia.
Raffaele Cantone, 56 anni, napoletano, è un magistrato, saggista e accademico italiano. Dal 27 marzo 2014 al 23 ottobre 2019 ha rivestito il ruolo di presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Vive tutelato dal 1999 e sottoposto a scorta dal 2003 dopo la scoperta del progetto di un attentato ai suoi danni organizzato dal clan dei Casalesi.
Cantone è stato sostituto procuratore a Napoli dal 2007. Dopo è passato agli uffici del massimario della Cassazione. Poi la presidenza dell’Anac e il ritorno alla Suprema Corte.
Ora, fra le altre cose  sarà dunque lui a dirigere le operazioni della procura umbra e a guidare l’inchiesta su Luca Palamara.
Sulla scelta di affidargli le redini della procura titolare dell’inchiesta che ha terremotato il Csm, Palazzo dei Marescialli si è diviso.
Uno scontro durissimo fra le toghe.
Dodici le preferenze per l’ex presidente dell’Anac (autorità anticorruzione). Per lui si sono espressi a favore: la sinistra di Area con 5 voti, tutti i componenti laici, i 3 di M5S, i 2 di Forza Italia, i 2 di Stefano Cavanna ed Emanuele Basile indicati dalla Lega.
Per Masini invece tutto il gruppo di Piercamillo Davigo, Nino Di Matteo compreso, con 5 voti e i 3 di Magistratura indipendente. Si è astenuta Unicost (la corrente che fu proprio di Palamara), incerta fino all’ultimo minuto su come votare.
Uno scontro che testimonia l’importanza ormai raggiunta dalla procura di Perugia, quella che un anno fa ha svelato il caso Palamara, l’ex pm di Roma, ex componente del Csm per Unicost, ex presidente dell’Anm ai tempi di Berlusconi che non solo è accusato di corruzione per alcuni lavori di ristrutturazione a casa di un’amica, ma soprattutto per i suoi rapporti con l’imprenditore Fabrizio Centofanti.
La nomina di Cantone avviene ad un anno dall’inchiesta, che esplose il 29 maggio del 2019 con un decreto di perquisizione, il deposito dell’intero fascicolo per l’udienza preliminare, in cui vengono custodite le conversazioni di Palamara, registrate anche con un Trojan inoculato nel suo cellulare, e le sue chat whatsapp, e quindi i suoi rapporti con i politici Luca Lotti e Cosimo Maria Ferri per pilotare la scelta del procuratore di Roma nel dopo Pignatone.
Perugia, va ricordato, è la procura delegata a indagare su quella di Roma se i suoi magistrati commettono delle irregolarità.
La carica di procuratore capo di Perugia era rimasta vacante da oltre un anno. Da quando è andato in pensione Luigi De Ficchy.
Il magistrato napoletano è stato nominato dal Csm dopo un voto arrivato al termine di una lunga discussione che ha visto i consiglieri divisi principalmente sulla valenza da dare al suo incarico all’Autorità nazionale anticorruzione.

Il neo procuratore Raffaele Cantone è stato eletto il 17 giugno dal plenum del Consiglio superiore della magistratura dopo una discussione molto accesa. E’ originario di Napoli ha 57 anni, vive sotto scorta dal 2003, dopo la scoperta del progetto di un attentato ai suoi danni organizzato dal clan dei Casalesi che ha combattuto all’epoca dell’Antimafia alla procura di Napoli. Dal 2007 è al Massimario della Cassazione. Nel 2014 diventa presidente dell’Autority. Incarico dal quale si dimetterà nel luglio 2019, con una lettera aperta, convinto a rientrare in magistratura. Presenterà domanda per tre procure: Torre Annunziata, Frosinone e Perugia.