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In una nota l’azienda ospedaliera di Perugia replica alle dichiarazioni della coppia

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In una nota l’azienda ospedaliera di Perugia replica alle dichiarazioni della coppia

L’azienda ospedaliera dice la sua in merito all’aborto da incubo.

Dopo la denuncia e le dichiarazioni rilasciate dalla coppia di Assisi, riguardanti le pessime condizioni in cui si è svolto il parto indotto, arriva una netta replica dal Santa Maria della Misericordia di Perugia.

“Il percorso tecnico-assistenziale è stato corretto, ovvero rispondente alle linee guida esistenti in materia”, secondo l’azienda è stato quindi eseguito l’iter standard previsto in caso di gravidanze ad alto rischio.

Inoltre, secondo quanto scritto nella nota rilasciata, “l’espulsione dei feti è avvenuta mentre la donna si trovava nel bagno della stanza di degenza. È stata poi assistita, come da prassi, per una migliore tutela della privacy in un momento particolarmente delicato e doloroso per la coppia”. Viene poi spiegato che ”tenendo conto del rischio emorragico, sono state predisposte adeguate scorte di sangue” utilizzate poi in sala operatoria.

Infine, per i medici, “il decorso è stato regolare tanto è vero che la donna è stata dimessa in buone condizioni generali dopo tre giorni di ricovero”.

L’ indagine interna risulta essere aperta e volta ad accertare eventuali responsabilità.