Sale il numero delle famiglie colpite da provvedimento per morosità incolpevole
Di Gerardo De Santis – C’è un dato su tutti che la dice lunga sul malessere legato alla crisi economica in atto. Questo è senz’altro il numero delle persone che perdono la casa e che si ritrovano all’improvviso in mezzo ad una strada.
In Umbria la situazione è decisamente drammatica. Basti ricordare che lo scorso anno sono stati oltre mille gli sfratti per morosità involontaria intimati in Umbria. Per l’esattezza 1.063, di cui 389 in provincia di Terni e 674 in quella di Perugia, con 148 famiglie che hanno dovuto lasciare la propria abitazione perché è stata messa all’asta.
Numeri importanti che testimoniano il permanere in tutta la regione di un’emergenza abitativa che non può essere più davvero sottovalutata.
Considerando anche il fatto che per ciò che concerne le morosità incolpevoli, vale a dire le inadempienze da parte di persone indigenti o che hanno perso il lavoro, le azioni messe in campo per fronteggiarle non sembrano davvero aver sortito effetto alcuno.
E non è un caso che il tema è stato al centro della discussione congressuale del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari della Cgil, che ha riunito a Perugia l’assise provinciale e quella regionale.
