Home Politica Mancini (Lega): “Paparelli fermi i concorsi per dirigenti riservati a pochi candidati”

Mancini (Lega): “Paparelli fermi i concorsi per dirigenti riservati a pochi candidati”

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Valerio Mancini

La denuncia del consigliere regionale del carroccio

Valerio Mancini

A un mese dalle elezioni regionali, l’Agenzia Regionale Politiche Attive del Lavoro (ARPAL) decide di bandire un concorso per l’assunzione di un dirigente a tempo determinato. “La cosa davvero singolare – denuncia il Consigliere Valerio Mancini – è che potranno partecipare al concorso solo i dipendenti di ARPAL Umbria con un’esperienza specifica di almeno cinque anni. Che si tratti forse di un concorso ‘su misura’?”

La USL 2, per non essere da meno, ha bandito un concorso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di 8 dirigenti amministrativi al quale può iscriversi solo chi ha precedentemente ricoperto l’incarico di dirigente amministrativo in sanità per cinque anni. Che anche in questo caso possa trattarsi di un concorso ‘su misura’?”.

“Il messaggio che arriva dagli enti regionali – dichiara Mancini – è chiaro: non si vogliono ammettere ai concorsi tutti i candidati che le norme consentirebbero, ma solo pochi e forse già ben individuati. Meglio allora riservare i concorsi ai soli interni e limitare le domande ai soli dipendenti già ‘superspecializzati’ nelle materie oggetto di esame, meglio ancora se già ‘dirigenti’. Tutti questi ostacoli alla partecipazione ai concorsi sono probabilmente illegittimi, ma soprattutto hanno l’effetto devastante di scoraggiare le professionalità migliori presenti sul nostro territorio, alle quali non resta che cercare altrove il meritato riconoscimento”.

“Quello che chiedo al Presidente Paparelli – ha chiosato Mancini – è di fermare i concorsi che non consentono la partecipazione del maggior numero di candidati e quindi di assumere le figure più meritevoli. All’interno della coalizione dell’inciucio Pd-5Stelle ritroviamo i soliti nomi che da ormai cinquant’anni gestiscono le assunzioni negli enti pubblici: evidentemente la recente storia della regione non ha insegnato proprio nulla”.