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Luoghi Invisibili, presentate le novità dell’edizione 2019

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Programma ancora più ricco con visite nei centri fuori Perugia

Nell’ultimo weekend di settembre (27-29 settembre) e nel primo di ottobre (4-6 ottobre) torna “Luoghi Invisibili”, l’evento dedicato ai visitatori e ai cittadini che vogliono lasciarsi guidare alla scoperta di quei luoghi e monumenti meno conosciuti della città, che sono normalmente inaccessibili al pubblico o anche frequentati, ma non vissuti come luoghi d’arte e contenitori di cultura e di capolavori artistici. Quest’anno si fa ancora più ricco il programma della manifestazione, grazie ad una più stretta collaborazione ancora più stretta con enti, istituzioni e associazioni: nell’acropoli perugina aumentano le visite guidate a palazzi e spazi museali accompagnati dai “padroni di casa”, una delle iniziative che ha riscosso maggior successo in queste cinque edizioni. E i percorsi di visita escono anche dal centro storico per estendersi da Marsciano al Lago Trasimeno seguendo dei tour organizzati in bus e anche in traghetto. Si aggiungono poi passeggiate tra le vie del centro a caccia di torri e campanili, passeggiate con gli amici a 4 zampe e visite inedite nei quartieri animati da racconti, eventi e aperitivi. Per le visite guidate dove è richiesta la prenotazione chiamare il 370-3736974.

L’edizione 2019 di Luoghi invisibili è stata presentata il 24 settembre nella sala del Dottorato del Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo a Perugia. Presenti Leonardo Varasano, assessore alla Cultura turismo e università del Comune di Perugia, e Stefano Ferrari, vicepresidente dell’Associazione Luoghi Invisibili Perugia.

Il programma e le novità 2019

“La principale novità di questa quinta edizione – ha spiegato Stefano Ferrari, vicepresidente dell’Associazione Luoghi Invisibili – è rappresentata dalle visite alle Chiese Leonine, dei tour assolutamente inediti che si inseriscono all’interno di un più ampio e articolato progetto, realizzato grazie alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia, volto alla riscoperta di quei luoghi che sono legati a doppio filo al vescovo di Perugia Vincenzo Gioacchino Pecci, futuro Papa Leone XIII. Gli itinerari toccheranno molti centri prossimi al capoluogo umbro, tra di Perugia, Marsciano e Castiglione del Lago. Le chiese, disseminate nel territorio dell’attuale arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve , furono restaurate o costruite negli anni centrali dell’800 e presentano caratteri stilistici omogenei identificativi di una cultura architettonica e decorativa che avrebbe lasciato una profonda impronta nel territorio perugino”. Per l’occasione sono stati organizzati alcuni itinerari in pullman con partenza dal parcheggio dei bus a Pian di Massiamo. Sono tutte visite gratuite ma è richiesta la prenotazione. Fuori dal centro storico c’è un altro itinerario che si estende fino al lago Trasimeno con escursione tra chiese, monasteri e scorci di paesaggio lacustre all’Isola Polvese.

Tornano, dopo il grande successo dello scorso anno, le visite con il padrone di casa. Si comincia venerdì 27 settembre con il direttore della Fondazione Agraria Mauro Cozzari che illustrerà il complesso monumentale di San Pietro. Seguiranno poi Palazzo Gallenga Stuart spiegato dal prorettore dell’Università per Stranieri Daniela Gambini, La Casa Massonica di Perugia con Luca Nicola Castiglione, presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Umbria, Palazzo dei Priori con il sindaco Andrea Romizi, il Palazzo Vescovile con il vescovo Marco Salvi, l’Arco Etrusco con la soprintendente Marica Mercalli, Palazzo Murena (sede dell’Università degli Studi di Perugia) con Monica Fiore, responsabile dal Fondo Antico, Centro Servizi Bibliotecari, Palazzo Graziani, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia con il presidente Giampiero Bianconi, Palazzo della Penna in compagnia dell’assessore alla cultura Leonardo Varasano, l’ex-Chiesa delle Repentite, oggi sede del Comando Legione dell’Umbria dei Carabinieri, con il generale di brigata Massimiliano Della Gala, comandante Legione CC Umbria, e infine il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di San Domenico con la direttrice Luana Cenciaioli e la Galleria Nazionale dell’Umbria con il Direttore Marco Pierini.

Il programma prevede tante altre visite guidate, alcune divenute ormai consuete come quelle alla torre del Cassero e al cimitero monumentale di Perugia, ma sempre richieste e partecipate. Da quest’anno, inoltre, si aggiungono anche la collezione di tastiere storiche dell’ex monastero di San Benedetto dei Condotti via Ritorta, una zona recentemente riqualificata grazie a Mons. Paolo Giulietti, ora vescovo di Lucca, via della Sposa e la zona delle Canapine. Poi si passeggerà tra le vie del centro con gli amici a 4 zampe o a caccia di torri e campanili e si potrà visitare, insieme all’omonima pronipote di Luisa Spagnoli, il primo laboratorio della Perugina nei pressi di via Alessi, dove nacque il cioccolatino più famoso di tutti i tempi: il Bacio.

Manifestazione di pregio per la città

“Questa manifestazione è di particolare pregio e interesse per la città. – ha detto l’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano – Del resto, a Perugia, oltre ai luoghi più noti abbiamo quelli poco conosciuti, quelli che conosciamo solo in maniera epidermica e, infine, i luoghi veramente invisibili. Tra questi ultimi vi è l’ex monastero di San Benedetto dei Condotti, che pochissimi hanno avuto il privilegio d visitare e che invece meriterebbe di essere valorizzato e aperto sempre. Poco conosciuto – ha proseguito l’assessore – è anche il Cimitero monumentale, tra i più importanti d’Italia, ricchissimo di storia e di arte. Tra i luoghi che, invece, pensiamo di conoscere ci sono senz’altro Palazzo dei Priori e Palazzo della Penna, luoghi che abitualmente hanno un’altra funzione, che meritano senz’altro di essere visitati con più attenzione. Luoghi invisibili, tra l’altro, ha il pregio – ha concluso Varasano – di promuovere un’opera di conoscibilità e conoscenza della città che è urgente e di far riflettere sulla necessità di aprire abitualmente alle visite tanti luoghi di Perugia, meno o affatto conosciuti”.