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L’Università di Perugia presenta lo Sportello Antiviolenza per i suoi studenti

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Il servizio è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Ateneo e le associazioni del territorio

In occasione della ricorrenza della Giornata contro la violenza sulle donne, celebrata oggi, 25 novembre, l’Università degli Studi di Perugia ha presentato il suo nuovo Sportello Antiviolenza, destinato agli studenti e alle studentesse dell’Ateneo.

Il servizio, completamente gratuito, sarà attivo da domani, 26 novembre, dalle ore 15 alle ore 18, chiamando il numero 0755853990.

L’iniziativa si propone di non far sentire sole tutte le vittime di violenza, indipendentemente dall’identità di genere o orientamento sessuale, che ora possono rivolgersi a operatori specializzati per trovare gli strumenti giusti per uscire da un contesto di violenza e, soprattutto, essere ascoltate.

L’innovativo progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di UniPg con le associazioni del territorio che quotidianamente si battono contro ogni forma di violenza e di discriminazione, tra cui “Libera…Mente Donna ets”, “Libertas Margot”, “Omphalos LGBTI”, “Donne Contro la Guerra”, “Accademia Pietro Vannucci” e “Forum Donne Amelia”.

Alla presentazione dello Sportello, in video-conferenza, hanno partecipato il Magnifico Rettore Maurizio Oliviero, il Delegato alle Umane Risorse Professor Mario Tosti, il Questore di Perugia Dottor Antonio Sbordone, oltre ai responsabili dello Sportello e ai rappresentanti delle associazioni coinvolte.

Lo Sportello Antiviolenza Unipg, di cui sono responsabili i Professori Silvia Fornari, Mirella Damiani ed Emidio Albertini, è nato dalla volontà di offrire uno spazio di ascolto e di relazione d’aiuto rivolto agli studenti, alle studentesse e a tutto il personale dell’Ateneo (docenti, amministrativi, tecnici, bibliotecari e collaboratori esperti linguistici), in difesa e tutela contro ogni forma di violenza o discriminazione nei confronti di donne e uomini.

Durante la presentazione, è stato proiettato un video dedicato al progetto, realizzato grazie al coordinamento del Professore Roberto Rettori, Delegato del Rettore per il settore Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica, e prodotto da Promovideo.

Il Rettore Oliviero ha ringraziato tutte le associazioni coinvolte per aver reso possibile l’accordo e la nascita dello Sportello Antiviolenza di UniPg, che era stato immaginato già un anno fa e finalmente ha visto la luce.

Il compito dell’Ateneo perugino – ha spiegato il Rettore – sarà quello di non far sentire più nessuno da solo contro ogni forma di violenza, anche la più sottile.

La violenza contro le donne è un vile comportamento che molto spesso rimane al buio e che può portare chi ne subisce ad isolarsi. È per questo che, grazie alla collaborazione con le Forze dell’Ordine e con le associazioni impegnate da anni in prima linea a dar voce al loro lavoro, è necessario “accendere una luce” e dimostrare che anche le istituzioni si espongono in primo piano per contrastare ogni forma di violenza.

È un progetto che viene presentato con molto orgoglio e che aggiunge un importante tassello di civiltà all’Ateneo, ha aggiunto il Magnifico Rettore.

La speranza è che questo Sportello sia il primo di una serie di iniziative estese a livello nazionale e che coinvolga anche altre Università, un luogo che deve essere percepito come sicuro per tutti.

Lode all’iniziativa anche da parte del Questore di Perugia Antonio Sbordone, che ha parlato della violenza inserita in un tema più generale, contro la quale la Polizia di Stato si trova in prima linea per il suo contrasto e ripudio.

Il Questore ha fatto notare come questa tipologia di reati non sia calata negli anni, nemmeno durante il periodo di lockdown, durante il quale alcuni episodi sono addirittura aumentati.

Il fenomeno, come ha notato Sbordone, riguarda tutte le etnie presenti nella nostra Provincia e non lascia immune nessuna fascia di età (stanno aumentando considerevolmente le violenze tra i giovanissimi) o sociale.

Gli sforzi in più sono sempre necessari per combattere un fenomeno purtroppo radicato nella nostra società, per il quale non sono sufficienti solo interventi legislativi mirati.

È un fenomeno, ha sottolineato la Professoressa Silvia Ferrari, la cui dimensione reale non emerge nella realtà, a fronte di pochissime denunce e di molti casi che rimangono celati dietro le mura domestiche.

È fondamentale quindi continuare a fare emergere i reali dati per contrastare ogni forma di violenza.

UniPg ha sicuramente fatto la differenza a livello nazionale, come hanno notato i rappresentanti e presidenti delle associazioni coinvolte, che hanno manifestato tutta la loro gratitudine per essere stati resi partecipi della preziosa iniziativa, nella speranza che questo sia solo l’inizio per altre iniziative simili di fronte ad un fenomeno aberrante che imperversa nella nostra società.

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