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L’Umbria non è un paese per giovani. Calano le nascite e anche i matrimoni

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Si è in presenza di un trend discendente che va avanti dal 2009. E finora gli incentivi del Governo non sono serviti a nulla

di Orlando Ceri – L’Umbria non è un paese per giovani. Le culle continuano ad essere sempre più vuote. Lo certifica l’Istat. Secondo il report nel 2017 sono nati in Umbria 6.116 bambini contro i 6.326 dell’anno precedente. E dunque si è in presenza di un trend discendente che va avanti dal 2009. Guarda caso in concomitanza con l’inizio della crisi. Come a ribadire il fatto che la prolificità di una popolazione dipende anche dallo stretto rapporto con uno stato di benessere e di sicurezza economica.

E così, negli anni segnati dalla congiuntura e dalla depressione, in un decennio, tra il 2008 e il 2017, in tutta la regione le nascite sono diminuite del 26%.

“La fase di calo della natalità innescata dalla crisi avviatasi nel 2008 – afferma l’Istat – sembra quindi aver assunto caratteristiche strutturali”.

I numeri che interessano la nostra regione raccontano di un decrescita già nell’ultimo anno: il numero medio di figli per ogni residente nel 2017 è stato di 1,24, contro 1,26 dell’anno prima.

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